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Pubblicato il 06/07/2021

COMMISSIONE DIFESA: SI DISCUTE DELLA MAGGIORE AUTONOMIA DA ASSEGNARE AL SOCCORRITORE MILITARE

recensione di Antonello Gallisai

PARMA- Prosegue nella IV commissione difesa l’esame dell’ampliamento delle competenze e del bagaglio tecnico del soccorritore militare, proposto anche per le Forze Speciali. I nostri incursori sono già dotati di figure professionali di primo livello , abilitate e riconosciute in ambito NATO come soccorritori ad elevata capacità di intervento, con i corsi di “COMBAT MEDIC” della durata di alcuni mesi e nei quali i nostri Operatori dei reparti speciali si sono ripetutamente distinti a Pfullendorf , in Germania.

ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00680

Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 524 del 15/06/2021
Firmatari    Primo firmatario: PEREGO DI CREMNAGO MATTEO   Gruppo: FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE    Data firma: 15/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell’atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPODI MARIA FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE 15/06/2021
Commissione assegnataria      Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:     IN CORSO

La IV Commissione, premesso che:

L’articolo 213, comma 1, lettera b), del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, istituisce la figura del «soccorritore militare» (personale militare non sanitario) che interviene con immediatezza per il soccorso di un ferito, lo assiste fino all’arrivo del personale sanitario e provvede a un eventuale trasferimento dello stesso ferito presso una struttura sanitaria, esclusivamente nelle aree operative all’estero in cui si svolgono le missioni internazionali, nonché sui mezzi aerei e sulle unità navali;

nello specifico, i soccorritori sono militari, non appartenenti alla componente sanitaria, ma specificatamente formati per svolgere azioni mediche di fondamentale importanza in contesti sia nazionali sia internazionali, a seguito di incidenti o di eventi che coinvolgono la loro struttura di appartenenza;

a tal proposito, anche alla luce degli ultimi eventi registrati nei teatri operativi, è indispensabile conferire alle unità testé menzionate una «autonomia sanitaria», in termini sia di equipaggiamento che di capacità tecniche nel settore della medicina d’urgenza pre-ospedaliera, per garantire l’immediatezza dell’intervento di soccorso, subito dopo l’evento, e la continuità dell’assistenza dei feriti;

peraltro, nell’ambito del lavoro svolto sinora dalla Difesa nella lotta al Covid-19 anche nella somministrazione dei vaccini, i soccorritori militari coadiuvati da personale medico incrementerebbero notevolmente il processo già in corso così da arrivare tempestivamente alla cosiddetta immunità di gregge;

è dunque opportuno valorizzare la figura del «soccorritore militare», già prevista nel nostro ordinamento, anche nell’ambito delle tutele, al fine di porre le Forze armate italiane al livello dei più avanzati Paesi esteri per quanto concerne la gestione delle emergenze sanitarie,

impegna il Governo

ad istituire, anche attraverso le opportune iniziative normative, la figura del soccorritore militare per le forze speciali a cui, in aggiunta alle competenze già previste per il soccorritore militare, siano attribuite ulteriori competenze di primo soccorso del traumatizzato da acquisire attraverso un apposito corso di formazione svolto dalle strutture competenti delle stesse forze speciali, tenuto conto delle circostanze tattiche e operative particolari delle operazioni speciali.
(7-00680) «Perego Di Cremnago, Maria Tripodi».

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