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Pubblicato il 17/09/2021

CONFINE NIGER/MALI: UCCISO DAI FRANCESI UN CAPO DEI TERRORISTI . I PROBLEMI RESTANO

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato ieri notte l’uccisione del capo dello Stato islamico nella regione del Grande Sahara, Adnan Abu Walid al Sahrawi. Per Macron è “un altro grande successo delle forze francesi”, che da sette anni sono presenti nel Sahel con migliaia di soldati per contenere l’infestazione dei gruppi terroristici. L’azione è avvenuta nell’area di confine tra Mali e Niger, dove sono peresenti truppe internazionali, compresa l’Italia, il cui contingente è comandato dal generale di Brigata Alessandro Grassano.-

La Francia è da anni impegnata in questa missione di contenimento contro i gruppi terroristici nel Sahel. Ha chiesto aiuto agli alleati,
Anche in questo caso, oltre all’Iraq, è facile capire che si sta duplicando una ituazine simile all’Afghanistan, dove i contingenti militari occidentali sono stati impegnati per anni in una campagna di contenimento contro i talebani, a patto che i soldati stranieri non se ne andassero.

Quando si sono ritirati, i talebani hanno preso il controllo del paese.
Uccidere i capi ancora non risolve il problema del Sahel. Ricordiamo che gli americani uccisero il capo di al Qaida, Osama bin Laden, nel 2011, e il capo dei talebani, Akhtar Mansour, nel 2016, ma i due gruppi sono diventati più forti.

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