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Pubblicato il 06/03/2014

CONFLITTO GLOBALE NEL MEDIO ORIENTE: RAZZI SIRIANI DI FABBRICAZIONE IRANIANA, VIA IRAQ, ATTRAVERSANO L’EGITTO PER ANDARE A GAZA. ISREALE LI FERMA IN MARE

PARMA- La Marina israeliana ha bloccato una nave nel Mar Rosso che stava trasportando decine di razzi forniti dall’Iran e destinati ai miliziani palestinesi nella Striscia di Gaza. La nave cargo Klos-C, battente bandiera panamense, è stata bloccata in acque internazionali e l’equipaggio, composto da 17 persone, non ha opposto resistenza.
«È stata un’operazione complessa e segreta», ha sottolineato il portavoce dell’esercito israeliano, il tenente colonnello Peter Lerner. A bordo del cargo sono state scoperte decine di sofisticati razzi M302 che, lanciati dalla Striscia, avrebbero potuto raggiungere anche le zone più interne di Israele (Gerusalemme e Tel Aviv incluse).

Secondo il portavoce, gli armamenti erano stati trasportati in aereo dalla Siria all’Iran , poi, via mare, erano arrivati in Iraq e successivamente erano stati imbarcati per il Sudan. A Gaza sarebbero dovuti arrivare attraverso l’Egitto. Il ministero degli Esteri israeliano ha fatto saper che invierà una nota di formale protesta al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro l’Iran per la violazione delle Risoluzioni O- nu che proibiscono l’esportazione di ogni arma.
Secondo il premier israeliano Benjamin Netanyahu, l’operazione è la prova lampante che l’Iran sta conducendo un «doppio gioco» con la comunità internazionale: «Mentre è impegnato in colloqui con le potenze internazionali, lanciando sorrisi e diffondendo parole di distensione, invia armi micidiali ad organizzazioni terroristiche mediante un vasto sistema di operazioni segrete».

Da Teheran è arrivata una reazione piccata. «Smentiamo questa informazione che è totalmente priva di fondamento», ha dichiarato un responsabile militare». L’Iran non ha comunque mai nascosto il proprio appoggio materiale e finanziario a Hamas e alla Jihad islamica palestinese. Anche Hamas ha reagito alla notizia. Da Gaza, Ismail Shawan, portavoce del governo di fatto, ha sostenuto che, con la diffusione di informazioni sull’intercettazione della nave, «Israele vuole solo giustificare la prosecuzione del blocco della Striscia di Gaza».

Shawan ha anche ricordato che «le acque antistanti Gaza sono presidiate dalla marina militare israeliana», e che, quindi, «nessuna nave potrebbe avvicinarsi».

Solo due giorni fa, il gruppo islamico palestinese è stato messo fuori legge dalle autorità egiziane, che lo accusano di avere relazioni strette con la Fratellanza musulmana, il partito dell’ex presidente Morsi deposto e arrestato dai militari che ora sono al potere al Cairo.

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