Pubblicato il 04/03/2021
COSA STA FACENDO LA BRIGATA PARACADUTISTI FOLGORE?
PARMA – Il Covid19 non ha fermato le attività militari, anzi l’Esercito Italiano si è impegnato profondamente nella lotta al virus, come testimoniano le cronache recenti.
Anche la Brigata Folgore non si è affatto fermata, continua ad impiegare i suoi Paracadutisti in varie località italiane e all’ estero con le cautele imposte dalle norme sanitarie. Unico rallentamento è stato imposto alle attività che non siano strettamente finalizzate all’addestramento del personale e, nel caso del Capar, alla didattica pianificata ad uso esclusivo di militari.
Come sappiamo, il Comando della Folgore è attualmente a HERAT, a capo della missione multinazionale TAAC WEST, per l’assistenza e l’addestramento delle forze armate afgane. Il Generale di Brigata Beniamino Vergori col suo staff è dislocato presso la base di Herat, attigua all’aeroporto, ha con sè il 186mo Reggimento. Il contingente Folgore è integrato anche da Paracadutisti provenienti dal resto della Brigata.
In Italia il comandante del “distaccamento” della Folgore , ovvero i paracadutisti rimasti in Italia, è il colonnello Cristiano De Chigi.In Patria il personale di un reggimento è in preparazione per una missione fuori area che dovrebbe svolgersi nell’estate.
Un cospicuo numero di paracadutisti, sotto il comando del 183mo Nembo, è impiegato nell’operazione su territorio nazionale “Strade Sicure”, in diverse città della Toscana e su Roma.
Sempre su territorio nazionale alcune unità continuano l’addestramento per mantenere e implementare le proprie capacità di elevata prontezza così da essere in grado di “proiettarsi” in poche ore nei vari teatri operativi.
A tutti gli impegni che abbiamo appena descritto si devono sommare alcuni contributi operativi ricorrenti, come l’addestramento di unità militari in Niger e la presenza di specialisti della Brigata aggregati alle altre grandi Unità in missione, come, ad esempio, genieri ed artificieri dell’Ottavo Reggimento e logisti.
