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Pubblicato il 15/08/2014

CRISTIANI TRUCIDATI E UCCISI : IN ITALIA C’E CHI VUOLE PARTIRE PER DIFENDERLI


MILANO «Pellegrinaggio armato», quinta Crociata,nuova Lepanto.Si sta diffondendo la voglia di partire. Chi lo vuole, ricorda la battaglia del 7 ottobre 1571, quando la Lega Santa sconfisse via mare le flotte musulmano dell’Impero Ottomano.

C’è pure chi, come il giornalista ultracattolico Antonio Socci, critica Papa Francesco, «reticente» di fronte ai «duecentomila cristiani (ma anche altre minoranze) sono in fuga, cacciati dai miliziani islamisti che crocifiggono, decapitano e lapidano i nemici».

LA DESTRA CATTOLICA CERCA DI CONTRASTARE ANCHE LA INVASONE ISLAMICA IN ITALIA
Non ci sono solo le battaglie contro gli sbarchi di immigrati a Lampedusa o quelle contro le moschee a Milano, che presto potranno essere costruite in quattro aree del capoluogo lombardo. La destra italiana sta formando alleanze tra partiti come Forza Nuova, esponenti della Lega Nord o ex esponenti di Alleanza Nazionale: l’obbiettivo è di “contrastare l’avanzata islamica in arrivo dalla Siria e dall’Iraq». La minaccia dell’Isis, la creazione di uno Stato Islamico in medioriente, il Califfato di Abu Bakr Al Baghdadi, affacciato sul Mediterraneo e a pochi chilometri dall’Europa, inizia a scuotere le anime ortodosse e nazionaliste di tutta Europa. A mostrarlo pure l’ultimo reportage di “Vice” del giornalista Medyan Dairieh.

Le destre hanno già da qualche mese iniziato a organizzarsi per aiutare la resistenza al confine tra Iraq e Siria, con aiuti economici e militari per i «regimi laici e militari del presidente siriano Assad e del generale egiziano Al Sisi».

Già da luglio è possibile raccogliere fondi e finanziare le milizie armate di autodifesa dei Cristiani Caldei del patriarca Sako, Assiri, Mandei, Ortodossi e Copti.

A portare avanti l’iniziativa è il fronte dei Fratelli Cristiani coordinato dall’esponente di estrema destra Roberto Jonghi Lavarini. Niente medicine o cibo, ma armi, pistole, fucili, bombe a mano e divise per difendersi, in territori dove l’Isis ha già iniziato a imporre una tassa, come prescrive il Corano, a chi non vuole convertirsi all’Islam e nel caso in cui ci si rifiuti di pagare c’è la condanna a morte.

Le chiese vengono sequestrate per diventare uffici del Califfato. Il network di associazioni è composte da cristiani ultraconservatori, spesso legati a movimenti di estrema destra in europa, tra associazioni francesi vicine al Front National di Marine Le Pen, associazioni di copti egiziani, russi, serbi e svizzeri. Il nemico è l’Islam «wahabita e salafita». Si guarda all’Eurasia di Putin, all’asse dei russi con l’islam sciita e ai moniti di Kiril, diciassettesimao Patriarca di Mosca e Capo della Chiesa Ortodossa Russa contro l’avanzata islamica.

GRILLO DICE DI COMPRENDERE L’ISIS. ANCHE IL PAPA SOTTO ACCUSA
E mentre il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, attraverso alcuni suoi parlamentari, spiega che bisogna «comprendere il fenomeno Isis», tra le frange di estrema destra la Chiesa romana di Papa Francesco viene definita «decadente e buonista» più attenta a «difendere le minoranze (etniche, religiose e sessuali)» che «ascoltare le tragiche richieste d’aiuto che provenivano dai cristiani di Oriente».

I soldi arrivano su un conto della Bank of Beirut attraverso una onlus parigina collegata alla Fraternità sacerdotale di San Pio X. A «gestirli» sarebbe il Fronte Nazionale cristiano maronita libanese del generale Michel Aoun, già capo di stato maggiore, per conto del presidente del Libano Amin Gemayel.

Il fulcro della protesta è la Fraternità sacerdotale di San Pio X, fondata nel 1970 da monsignor Marcel Lefebvre, arcivescovo morto scomunicato dalla Chiesa di Roma per le sue posizioni ultraconservatrici che lo portarono a rigettare il Concilio Vaticano II e a ordinare, senza il permesso di Roma, quattro vescovi nel 1988.

Nell’ultimo anno si è parlato di loro perché hanno officiato il funerale di Erik Priebke. Accusati di antisemitismo, scomunicati da Giovanni Paolo II e poi in parte riabilitati da Papa Ratzinger, attraverso la loro onlus oltre a inviare armi alla resistenza cristiana vi sarebbe anche un aiuto strategico da parte di ex generali della Folgore italiana. La base è variegata, annovera esponenti di Alba Dorata ma pure quelli del nuovo Fronte Cristiano nato da poco a Parma alle ultime elezioni amministrative.

JONGHI LAVARINI ACCUSA LA SINISTRA PACIFISTA
Jonghi Lavarini attacca la sinistra italiana: «Ma dove sono tutti i pacifisti arcobaleno, anche cattolici progressisti, che manifestano per qualunque altra causa, dalla Palestina all’Ucraina, ma non fanno assolutamente nulla contro l’esodo biblico di oltre 120.000 fratelli cristiani iracheni, cacciati, derubati e massacrati dal fondamentalismo islamico? Noi siamo pronti a risfoderare la spada crociata per difenderli!».

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