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Pubblicato il 03/02/2016

CRITICHE ALL’ESERCITO SVIZZERO. RISPONDE UN RISERVISTA

di Bruno Horn*

Esercito Svizzero, specchio della società
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Uno scritto comparso su alcune testate italiane mi ha portato a preparare uno scritto per chiarire la disinformazione fatta circolare sulla stampa italiana dove alcuni si sono sentiti di arricchire e infiocchettare la cosa.

Come definito nel titolo, l’Esercito Svizzero (ES) è composto da militari di milizia, una terminologia che in Italia viene più comunemente definita di riservisti.

Nelle ultime settimane si sono avute notizie poco edificanti sul servizio prestato e su alcuni elementi delle nostre forze armate.

Davos – Droga

Durante il periodo di servizio come appoggio logistico e di sicurezza per l’oramai famoso World Economic Forum che ha luogo a Davos, nel Canton Grigioni, la truppa in servizio ha purtroppo dato una cattiva immagine con alcuni elementi che sono risultati positivi alla cocaina e alla cannabis.

La truppa in entrata in servizio non viene controllata a tappeto per queste sostanze e il comportamento un poco strano di alcuni elementi ha portato alla decisione di eseguire un controllo.

Il controllo ha evidenziato tracce di cocaina in alcuni elementi e tracce di cannabis in altri.
Visto che il consumo di cannabis non è vietato in Svizzera, coloro che sono risultati positivi alla stessa non verranno sottoposti a nessun procedimento ma il periodo di servizio lo hanno eseguito in compiti di supporto logistico.

Per i soggetti positivi alla cocaina si prospetta un futuro meno roseo.
Allontanati immediatamente dal servizio devono ora sottostare alla procedura civile per infrazione alla legge sugli stupefacenti.
Oltre alle conseguenze penali resta da vedere la decisione che prenderanno eventuali datori di lavoro visto che il consumo di stupefacenti proibiti dalla legge per molti posti di lavoro comporta il licenziamento immediato.

Davos – Colpo di fucile
In occasione di un servizio, a un milite è partito un colpo per errata manipolazione del fucile d’assalto.
Il milite stesso è stato sottoposto alle procedure di giustizia militare con conseguenze nell’ambito del servizio.

I fatti sopra descritti sono occorsi in momenti diversi e non come descritto dalla stampa italiana uno conseguenza dell’altro.

I fatti sono successi prima dell’inizio del WEF.

La richiesta americana di avere elicotteri propri per i trasporti da Dübendorf, aerodromo militare nei pressi di Zurigo, e Davos precede di diversi mesi i fatti e non è una conseguenza come riportato dalla stampa italiana.

Fucili dimenticati sui treni
Purtroppo questa è una nota di colore di cui potremmo anche fare a meno, sono decenni che sui treni vengono trovati fucili dimenticati da militari che scendono in fretta e si dimenticano l’arma sul portabagagli.
La stragrande maggioranza di queste armi sono inattive visto che l’arma va trasportata priva dell’otturatore e del caricatore.

* paracadutista con brevetto ANPDI di Como, Vicepresidente della ASSOCIAZIONE SOTTUFFICIALI SVIZZERI (ASSU), RISERVISTA-

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