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Pubblicato il 09/03/2015

DA ARDITI A SABOTATORI A INCURSORI:L’ANIE RIASSUME LA STORIA DEGLI INCURSORI DELL’ESERCITO

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di Paolo Frediani

Sabato 7 marzo 2015 presso un noto Hotel nei pressi della foce del fiume Cecina, si è tenuta l’Assemblea Annuale dei soci Incursori, in quiescienza e in servizio. L’ANIE, che nel 2013 ebbe l’ambito riconoscimento giuridico con decretazione ministeriale come Associazione d’Arma, ha nei suoi ranghi soci che furono i primi appartenenti al plotone sperimentale denominato Plotone Speciale, scelti dalla 1ª Compagnia Paracadutisti del CMP di Viterbo nel 1952.
Per parlare dell’evoluzione del Reparto ad oggi occorrerebbe un corposo documento, però la sintesi di questa evoluzione fino ad oggi possiamo accennarla da quando nell’aprile del 1953 lo SME istituì la COMPAGNIA SPECIALE alle dipendenze della Scuola di Fanteria di Cesano con l’organico di due Plotoni Paracadutisti di leva e in rafferma e un Plotone di Carabinieri. Il comando della Compagnia fu affidato ad un pluridecorato di El Alamein, il Cap. Edoardo Acconci con una doppia specificità: cioè paracadutisti al di fuori dalle unità tradizionali delle aviotruppe, finalizzati e addestrati a svolgere missioni offensive dietro le linee nemiche. Pertanto dal 1954 l’iter addestrativo del Sabotatore prevedeva un impiego a livello strategico in ogni ambiente naturale ed operativo.
I corsi erano stabiliti in : Minatore Scelto-Sabotatore presso la Scuola del Genio, Alpinismo e Sci presso la Scuola Militare Alpina, Incursori Navali, presso il Comando Subacquei ed Incursori della Marina e Lingue Estere.
La complessità e la durata dell’addestramento e la sua onerosità ha obbligato la Forza Armata a reclutare e ad assegnare all’Unità Speciale soltanto personale a lunga ferma, VAS e AS provenienti dalla Scuole Sottufficiali. Dal 1° giugno del 1957 l’Unità assunse la denominazione di REPARTO SABOTATORI PARACADUTISTI e seppure svincolato dai modelli ordinativi convenzionali fu trasferito a Livorno, rientrando così nelle aviotruppe.

Nel 1961 fu elevato al rango di BATTAGLIONE SABOTATORI PARACADUTISTI e nel 1963 posto alle dipendenze della BRIGATA PARACADUTISTI con la fisionomia di Corpo autonomo, ordinato su un Plotone Comando, una Compagnia Allievi -1ª CP – ed una Compagnia operativa – 2ª CP – che svolgeva tutte le attività connesse con la preparazione ed il mantenimento della prontezza operativa e la capacità di proiezione del Reparto. Inoltre gli operatori frequentavano corsi di perfezionamento nelle mobilità ambientali e quelli di abilitazione e perfezionamento al lancio TCL, a partire dal 1963.

Dal 1964 l’addestramento e i lineamenti di impiego registrarono una evoluzione dopo il rientro dagli Stati Uniti di due ufficiali:
– il Cap. Franco Angioni che forte della dell’esperienza congiunta di sabotatore e di ranger, fu poi destinato alla direzione dei Corsi di Ardimento tenuti alla Scuola di Fanteria di Cesano,attività addestrativa che per anni fu l’orgoglio dell’Esercito;
– il Cap. Valdimiro Rossi, che quale “Ufficiale delle Forze Speciali” – i Berretti Verdi – e “Ufficiale di SM per le forme particolari di lotta – guerriglia, controguerriglia e guerra psicologica” – comprese la grande similitudine tra i Reparti americani delle Special Forces e il Battaglione Sabotatori.
Nel frattempo le idee prendevano forma e furono redatti lineamenti d’impiego del Battaglione, divenuti noti come “la libretta rossa”, che pur non avendo mai ricevuto l’imprimatur dallo Stato Maggiore sono stati l’unico riferimento organico.Durante la “guerra fredda”, con le predisposizioni NATO per le “Operazioni Stay Behind” – attività dietro le linee nemiche – il Reparto adottò specifici addestramenti finalizzati a particolari forma di lotta denominate “Operazioni di Guerra non Convenzionale”, che comportavano l’inserimento, dietro le linee nemiche, di piccoli nuclei di sabotatori per condurre missioni informative e di sabotaggio e in seguito operazioni di guerriglia.
Nel 1966, il Ministero degli Interni decretò di istituire un Reparto misto in Alto Adige, sotto il comando di un Ufficiale dell’Arma, con una consistente aliquota di sabotatori ed elementi delle forze dell’ordine. Ai sabotatori fu affidato il compito di antisabotaggio, che comportava la bonifica da ordigni esplosivi e trappole esplosive sui sentieri e nei rifugi di montagna. Tale controllo del territorio, che proseguì fino al 1971, a seguito di un attentato in località Cima Vallona, persero la vita due sabotatori, il S.Ten. Mario Di Lecce ed il Serg. Olivo Dordi, mentre il Serg. Magg. Marcello Fagnani rimase gravemente ferito. Con il periodo di comando del Col. Valdimiro Rossi si ebbe il grande sviluppo della Base add. Incursori, delle esercitazioni internazionali e interforze con le Special Forces USA, potenziati e rinnovati i natanti con l’ulteriore acquisizione degli equipaggiamenti speciali. Il Battaglione Sabotatori fu il primo Reparto di Forze Speciali ad adottare il paracadute a profilo alare per impieghi spiccatamente operativi.
Fu istituita la 3ª CP operativa, il cui primo comandante fu il Cap. Simone Baschiera, infine nel 1975 i sabotatori furono chiamati a sorvegliare la tratta ferroviaria Bologna-Firenze-Arezzo, gli atti di terrorismo cessarono quasi immediatamente.
Il 25 settembre del 1975, a seguito della ristrutturazione dell’Esercito, il Battaglione Sabotatori Paracadutisti fu denominato 9° Battaglione d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”, ricevendo la Bandiera di Guerra di quel Reparto.
Il 24 giugno 1995 la prestigiosa Unità assunse l’ordinamento di Reggimento.
Oggi molti dei suoi Quadri sono stati posti in congedo, ma l’alto spirito di corpo del Reparto ha fatto si che questi uomini si riunissero all’unisono dopo la chiamata del loro Comandante, il Gen. Valdimiro Rossi, per costituire l’Associazione Nazionale Incursori Esercito e che sabato ha tenuto la sua decennale Assemblea Nazionale, dove il Presidente Ad Honorem, Gen. C.d.A. Franco Angioni, ha aperto i lavori ed il Presidente Nazionale, Col. Angelo Passafiume ha fatto la Relazione Morale dell’anno 2014 e illustrato i molteplici programmi a cui l’ANIE dovrà far fronte nel corso del 2015.
Al convivio, il Presidente ha dato le tessere tramite l’incursore più anziano, Col.Vincenzo Molo e il Gen. Enrico Persi Paoli,primo Presidente, alle massime autorità incursori in servizio, il Comandante del COMFOSE, Gen. Nicola Zanelli, al Comandante del 9° Reggimento “Col MOschin”, Col. Paolo Emilio Fortezza ed al SU. di Corpo del Reggimento, Lgt. Renato Daretti, mentre l’incursore in congedo Liberato Pupillo è stato festeggiato come il tesserato più giovane.
In chiusura la parola d’ordine è stata quella di trovarci tutti il 17 aprile alla Scuola di Fanteria di Cesano per la cerimonia della inaugurazione di una stele marmorea a futura memoria dedicata alla fondazione della Compagnia Sabotatori proprio in quella Scuola 62 anni orsono.
incirsore,anie

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