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Pubblicato il 13/01/2016

DANIMARCA: INGRESSI DI IMMIGRATI “A PAGAMENTO”

PARMA- – la Danimarca in futuro concederà accoglienza solo in cambio del sequestro dei loro beni di valore: una sorta di “prelievo fiscale”per disincentivare l’arrivo indiscriminato per coprire le spese di soggiorno. Il governo conservatore ha trovato un accordo con l’opposizione socialdemocratica per farlo passare in parlamento.

Ai richiedenti asilo potranno essere “confiscati” solo beni che valgano più di 10.000 corone danesi (circa 1.350 euro) e non, come prevedeva il progetto di legge di partenza, tutti i preziosi con l’esenzione delle fedi matrimoniali e di altri oggetti di valore strettamente affettivo.

L”accordo prevede che si possano portare fino a 10.000 corone rispetto alle 3.000 (circa 400 euro) dalla proposta originaria. Il premier conservatore segnala che è necessaria una difesa della civiltà sociale danese, la cui generosità, ha detto, spesso gli stranieri non apprezzano con riconoscenza ma con arroganza.
“È in questo contesto che si deve capire che noi in Danimarca diciamo, prima che tu possa godere di quei benefici, che se hai ricchezze, devi sostenerti da solo”.

Una vittoria per il partito di destra “Partito del popolo danese” (Dansk Folkeparti), grazie al cui sostegno esterno si regge il governo del conservatore Partito liberale (Venstre) e del premier Lars Lokke Rasmussen, in un clima di ostilità crescente nei confronti dei migranti e della presenza straniera di un Paese stretto fra Germania e Svezia, i due paesi che finora hanno accolto un numero importante di migranti, fra i quali costituisce un passaggio obbligato.

Negli ultimi mesi la Danimarca ha assunto posizioni piuttosto dure nei confronti dei profughi. Nel settembre scorso il ministero per l’Immigrazione aveva pubblicato un annuncio a pagamento in arabo e in inglese sui giornali libanesi in cui si sconsigliava ai profughi siriani in Libano di recarsi in Danimarca.

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