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Pubblicato il 19/06/2020

DENUNCIA DELL INCURSORE GENERALE VANNACCI CONTRO I VERTICI MILITARI: LE PRIME REAZIONI “A CATENA”

Parma- Il generale incursore Roberto Vannacci ha depositato una denuncia alla procura militare di omissioni sulla protezione dei militari esposti all’uranio impoverito.
Lo abbiamo annunciato il 18 Giugno su queste pagine, riportando un articolo de IL FATTO QUOTIDIANO.
Il generale Vannacci ha parlato di “gravi e ripetute omissioni nella tutela della salute e della sicurezza del contingente militare italiano”, uomini sottoposti “all’esposizione all’uranio impoverito senza che alcuna informazione fosse fornita al riguardo e senza che alcuna mitigazione dei rischi fosse attuata”.

Molto severo il giudizio di Vannacci sul comportamento dei suoi superiori: l’allora comandante del Comando operativo di vertice interforze e attuale capo di stato maggiore della Marina Militare, Giuseppe Cavo Dragone, avrebbe assicurato che in quelle aree ogni militare non veniva lasciato più di quattro mesi, mentre la permanenza effettiva sarebbe stata di 6-9 mesi. Vannacci ha infine aggiunto che, prima di rivolgersi alla magistratura, aveva denunciato tale situazione sia all’ex ministro della difesa, Elisabetta Trenta, che al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli.

LE REAZIONI. “Sentito dalla Commissione d’inchiesta presieduta nella scorsa legislatura dall’onorevole Gian Piero Scanu, Cavo Dragone aveva assicurato che in determinati teatri operativi ogni militare non veniva lasciato più di quattro mesi e ora, visto anche quanto denunciato dal generale Vannacci, mi chiedo quale affidabilità può avere un Capo di Stato Maggiore che mente davanti a una Commissione d’inchiesta. Deve dimettersi immediatamente”, ha sostenuto Domenico Leggiero, presidente dell’Osservatorio militare. Lo stesso Leggiero sostiene inoltre che al ministro della difesa Lorenzo Guerini sono arrivate due richieste d’incontro dall’associazione Malati e dall’Osservatorio rimaste senza risposta.

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