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Pubblicato il 10/08/2018

DIFESA: IL MINISTRO TRENTA DICE NO ALLA LEVA: “STRUMENTO ANTIQUATO”

PARMA- Ieri sera al TG5 Elisabetta Trenta, ministro della Difesa ha escluso che l’Italia dia nuovamente il via al servizio di leva per tutti i giovani.
Le sue parole:
“È un’idea molto romantica, che piace a tante persone, se ne parla sempre molto bene, ma credo che non sia al passo con i tempi”.
“I soldati oggi sono dei professionisti e non abbiamo più le truppe che vengono dalle Alpi”, dunque “non c’è più bisogno di tanti soldati tutti insieme”.

Matteo Salvini aveva manifestato in più occasioni, al contrario, di vedere con favore un servizio obbligatorio per i giovani, da svolgere sotto le armi, pur definendola “una posizione personale, che non impegna il governo”.

L’ allora ministro della difesa Mattarella firmò il decreto di sospensione nel 2004, durante il secondo governo Berlusconi.Tutti erano favorevoli al ‘professionismo’ dei militari.

I COSTI DEL PROFESSIONISMO
“È l’ultima cosa a cui dobbiamo pensare”, invitando a vedere ” qual è il vantaggio”. Perché “le missioni internazionali si svolgono in aree assolutamente instabili, che possono essere pericolose anche per l’Italia”. Il ministro spiega che “dove c’è instabilità può nascere il terrorismo”, che poi “potrebbe arrivare anche da noi. Andare in un’area e cercare di stabilizzarla” quindi “significa fare qualcosa di molto importante anche per il nostro Paese”.

BENE LA MARINA
Continua il Ministro della difesa : “Anche se la probabilità è molto bassa, potrebbe accadere che un terrorista riesca ad arrivare sulle nostre coste attraverso un barcone”.
“La Difesa deve contribuire, e lo fa già attraverso la Marina, a controllare le migrazioni incontrollate, perché possono essere pericolose”.
Scritto da
Dario Borriello

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