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Pubblicato il 10/07/2014

DIFESA PERSONALE IN INDIA PER LE RAGAZZE A RISCHIO DI STUPRO


DELHI- In India, dove si registra una violenza sessuale ogni 20 minuti e un rapimento ogni 45, la sicurezza delle adolescenti è affidata all’autodifesa. Nell’enclave meridionale del Puducherry le autorità hanno deciso di istituire dei doposcuola di arti marziali Il progetto coinvolgerà nella fase iniziale più di 2mila allieve di 40 istituti superiori, per poi allargarsi a decine di altre scuole. Il programma è l’ultimo di una serie di iniziative che mirano a insegnare alle donne i rudimenti dell’autodifesa.

Nel Chandigarh, nel nord dell’India, è la polizia a organizzare i corsi: due settimane di lezioni intensive tenute dagli uomini delle unità contro il traffico di esseri umani. In altri distretti le forze dell’ordine si alleano con le scuole di arti marziali. Succede ad esempio a Delhi, dove la Crime Check India tiene, in collaborazione con gli agenti, workshop di Krav Maga, lo stile di combattimento utilizzato dalle forze speciali israeliane. Si tratta di una tecnica che punta alla rapida neutralizzazione dell’avversario, anche ricorrendo a colpi normalmente considerati “proibiti” agli occhi, ai genitali, alla gola. E che risulta quindi perfetta per fermare un’aggressione in un vicolo isolato.

Ci sono poi i corsi organizzati dai movimenti politici e dalle celebrità locali. A Mumbai il partito della destra hindu Shiv Sena ha addirittura aperto un presidio permanente, il Women Self Defence Center, avvalendosi anche dell’aiuto della star di Bollywood Akshay Kumar. Un’altra stella del cinema d’azione, Vidyut Jamwal, prepara spesso, in contemporanea con il lancio dei suoi film, dimostrazioni di autodifesa pensate specificatamente per il pubblico femminile. «Il mio obiettivo è di rendere le donne indipendenti e aiutarle a sentirsi più sicure di sé, in grado di reagire in caso di pericolo», ha spiegato.

L’associazione no profit Action Break Silence, fondata dalla campionessa inglese di karate Debi Steven, è invece diffusa nel Kerala, nel Lucknow e a Delhi. Oltre a insegnare alle ragazze come difendersi, Debi aiuta le vittime a superare il trauma della violenza tramite il mutuo soccorso. La Red Brigade, formata da decine di donne sopravvissute ad aggressioni sessuali e sequestri, gira per i villaggi dell’Uttar Pradesh offrendo sostegno a chi vuole denunciare il proprio assalitore o scappare da una situazione di pericolo.

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