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Pubblicato il 08/09/2021

DOPO LA SCONFITTA IN AFGANISTAN L’AFRICA E’ SOTTO ATTACCO JIDAHISTA

foto sopra: Al Shabab in Somali, ben armati e ben equipaggiati, anche con armi sottratte ai governativi

PARMA- La vittoria talebana ha dato nuovo vigore ai terroristi africani: dal 16 agosto si contano cinque attentati e 11 attacchi in nove Paesi, oltre a diverse operazioni minori.

Il 18 agosto a nord del Burkina Faso,al confine con Niger e con il Mali, è stato attaccato un convoglio militare governativo: 80 morti, 60 dei quali civili, e diversi feriti.Dopo ore di combattimenti le forze governative dichiarano di avere ucciso 58 terroristi ma molti altri sono fuggiti.

In Somalia al Shabaab il 19 agosto ha assaltato un albergo ristorante a Mogadiscio, con 11 morti. Il 24 agosto hanno ripreso il controllo di Amara e hanno fatto irruzione in una base militare delle forze speciali governative rubando 14 mezzi blindati e 10 pick-up con armi a bordo ( alcuni mezzi erano un dono di forze occidentali, tra le quali l’Italia) .

Il 19 agosto, in Mali, un convoglio militare governativo è stato assaltato tra Gao e Mopti. Dopo lo scoppio di una autobomba è seguita una imboscata. 15 soldati sono stati uccisi e molti altri sono rimasti feriti. I terroristi hanno sottratto alcuni veicoli con armi a bordo.

Il 20 agosto in Niger i jidahist hanno assaltato il villaggio di Theim al confine con Mali e Burkina Faso. 17 persone sono rimaste uccise, tutte civili in preghiera. Il 16 agosto, c’è stato un assalto da parte di un commando a bordo di motociclette, a Darey Dey: 37 morti inclusi 14 bambini.

Boko Haram, attivo dal 2002 in Nigeria il 24 agosto ha assaltato la accademia militare di Kaduna , uccidendo due alti ufficiali e sequestrandone un terzo.

Il jihad si sta diffondendo velocemente tra il Nord Africa e il Sahel, ricomparendo anche in Tanzania, dove il 25 agosto un terrorista ha ucciso otto persone a Dar El Salaam; tra loro tre agenti di polizia e una guardia privata , tutti a pochi passi dall’ambasciata francese.

I terroristi maliani , venuti a conoscenza della avanzata talebana e della fuga occidentale hanno accostato pubblicamente quanto stava per avvenire in Afghanistan con il ridimensionamento delle truppe francesi nel Sahel, confermato il 10 giugno con la sospensione della operazione Barkhane, forte di 5.100 unità, schierate dal 2014 in cinque stati del Sahel (Ciad, Mali, Burkina Faso, Mauritania e Niger). Diversi paesi hanno in corso trattative con i terroristi, che di solito vsignificano immunità e cariche governative.

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