EL ALAMEIN

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Pubblicato il 26/05/2010

DORINA: COMPAGNA DI UNA VITA DI EMILIO CAMOZZI

DORINA

Qualche ortodosso griderà indignato:”Ora anche le mogli ci propinano questi rompiballe di Reduci”.Andiamoci piano, molto piano.

Oltre ad avermi sopportato per sessantacinque due anni, il che non è poco visto il carattere piuttosto irsuto che accomuna tutti i paracadutisti, ha delle qualità che la fanno meritare la qualifica di reduce. Ha accettato il mio turbolento considerare la vita , magari con il cuore in gola, qualche volta affiancandomi nelle mie non troppo facili avventure, e rincuorandomi quando mi prendeva il magone per qualcosa non riuscita. Durante i periodi di fuoco qui a Trieste la mandai a Udine con il figlioletto che ho avuto il tempo di mettere al mondo. Aveva il compito di accogliere, sistemare, e provvedere alla sistemazione ed al vitto dei feriti che riuscivamo a far fuggire da Trieste dove, dopo le prime cure nell’infermeria del carcere dovevano subire un processo che finiva sempre in una condanna. Svolse il suo compito in modo
encomiabile.
Credo quindi si sia meritata l’onore di una citazione fra di noi.

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