OPINIONI

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Pubblicato il 22/01/2020

DOSSIER LIBIA: DA DIMENTICARE IN FRETTA LA ( NON ) FIGURA DELL’ITALIA

di Corrado Corradi

Con il dossier Libia, l’Italia, assieme alla UE, ma prima di lei stante il rapporto storico e di vicinato con quel paese, ha rimediato una sonora figuraccia.

La partita, o spartizione delle potenzialità del paese, é nelle mani di Erdogan e di Putin e al traino di Putin c’é la Francia interessata agli affari della sua Total e a ritagliarsi un corridoio che la colleghi area con il Niger dove ha i suoi interessi di approvvigionamento di materiali utili alle sue centrali nuclleari.

L’Italia é «OUT». E’ in seconda fila sulla foto e fuori dai giochi sul terreno… quei fotogrammi in cui Conte, come un pugile suonato cerca di andare, sbagliando, nel suo angolo, sono programmatici.

OK, il danno, soprattutto a causa di una serie di flop diplomatici dettati da inesperienza e inettitudine (che danno di immagine per un’Italia la cui politica estera nel mediterraneo e nei confronti dei paesi arabi ha fatto scuola per mezzo secolo), é fatto… cerchiamo di dimenticarlo come si dimentica una figura di palta: stiamocene buoni buoni cercando di non esporci su un argomento che ci fa arrossire per cui: eviti l’Italia di impiegare un gruppo di militari in missione di peace keeping o enforcing che dir si voglia in Libia, servirebbe solo a esporre sul terreno i nostri soldati con legittimità dimezzata.

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