ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 20/10/2010

DRAGON RECON 2010 : L’IMPEGNO E I RISULTATI DEI PARACADUTISTI DI NAPOLI


Testo
par. Vincenzo Di Guida
Foto
C.le Vincenzo Siviero

Persano (SA) li, 18/10/2010: Dragon Recon, vince la Folgore.
ANPD’I Napoli non sfigura e porta a casa un importante trofeo e una eccellente prestazione nella prova di tiro.


Dopo 30 ore di prove massacranti, vince il team 1 del 187° Rgt. della Folgore.

La pattuglia “Team 1” del 187° Rgt. vincitrice della XII Dragon Recon

Secondo il team del 3° Reparto SMOM e terzo il 1° Rgt. Bersaglieri.
La Sezione A.N.P.d’I. di Napoli, presente per la prima volta all’importante evento addestrativo, che il Gen. C.A. par. Franco de Vita, già Comandante della Brigata Folgore ed attuale Presidente dell’UNUCI Napoli (oltre che Direttore dell’esercitazione), non ha avuto esitazione a definire come la competizione addestrativa per pattuglie militari in servizio e in congedo più importante d’Italia, ha prevalso su tutti nella prova di tiro a fuoco accaparrandosi con largo margine il relativo trofeo di prova.

Una rappresentanza della pattuglia ANPdI Napoli 1

Tra le trentuno pattuglie presenti (delle quali una poi si è ritirata nel corso della notte tra venerdì e sabato), anche due team inglesi dei Royal Marines che si sono posizionati a mezza classifica.

La pattuglia “Liverpool” dei Royal Marines

La XII edizione della “Dragon Recon” è stata caratterizzata da prove molto tecniche e da cattive condizioni metereologiche che hanno accentuato, se possibile, la difficoltà intrinseche di tutti i test disseminati sul percorso che dal mare ha portato le pattuglie partecipanti alla missione di infiltrazione sin dentro al comprensorio militare di Persano.
Insomma, la Dragon Recon non è la solita marcia topografica ma una vera e propria esercitazione militare alla quale partecipano, ben volentieri, anche reparti di punta delle nostre Forze Armate e di altri paesi NATO.

Tra le prove più difficili, lo sbarco notturno dai barchini veloci dell’Esercito, la prova dell’agguato ad una colonna nel quale vi era un mezzo “Lince” per il quale veniva simulato il danneggiamento per l’esplosione di un IED con ferimento di un componente della pattuglia (prova tristemente attuale) con richiesta medevac inviata via radio secondo la procedura NATO “nine line” (spettacolare l’azione del team 1 del 187° Rgt. in questa prova), l’attività CIMIC e di polizia per la cattura di un pericoloso generale nemico.


Assalto al Lince

cattura del generale

Novità di quest’anno, è stata anche l’armamento delle pattuglie con veri fucili Beretta SCS 70/90, sia pure disattivati onde consentire alle pattuglie di poter attraversare taluni punti posti al di fuori delle aree militari, la presenza di mitragliatrici “minimi” con caricamento a salve onde rendere realistici al massimo, pur nella massima sicurezza, gli agguati e gli scontri tra le pattuglie e le forze di contro interdizione, apparecchiature radio spalleggiabili e palmari che hanno consentito una perfetta magliatura radio oltre ai mezzi già presenti nelle precedenti edizioni (fuoristrada VM90 Torpedo e Land Rover AR90, cingolato VCC, quattro barchini a scafo rigido).

Tale livello di qualità e di complessità organizzativa è frutto di un grosso lavoro preparatorio da parte del gruppo dirigente dell’UNUCI Napoli che, in circa 12 mesi di lavoro, riesce ogni anno a proporre temi sempre attuali, rispettosi delle più recenti dottrine NATO.

Il gruppo dirigente dell’UNUCI Napoli

Inoltre la presenza su ogni prova di valutatori qualificati per gli specifici ambiti, rende i risultati affidabili e un vero riscontro per valutare la preparazione delle pattuglie presenti.
L’ottimo piazzamento di numerose compagini di riservisti e di militari afferenti ai Corpi Militari Ausiliari CRI e SMOM, spesso prevalenti sulle pattuglie di militari in servizio attivo (che sulla carta avrebbero dovuto stracciare i colleghi in quiescenza), testimonia come vi siano potenziali umani, spinti dai più nobili valori motivazionali, che potrebbero dare ancora molto alle Forze Armate italiane.

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