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Pubblicato il 13/10/2016

DRONE KILLER IN IRAQ: ERA UNA TRAPPOLA A TERRA E NON IN VOLO

Il drone che in Iraq esplodendo ha ucciso due militari Peshmerga e ferito gravemente due paracadutisi dell’esercito francese domenica 2 ottobre a Erbil, non era un drone come in un primo tempo molti media hanno pubblicato; si trattava di una aeromodello con apertura alare di 2 metri fermo al suolo, molto simile a quello della foto in alto.

Secondo quanto riportato da l’ Opinion e da TV5Monde i due militanti Peshmerga si sono avvicinati per raccogliere “il drone trappola” pensando fosse un mezzo impiegato dall’ Isis per l’osservazione in modo da analizzarne la memoria videofotografica quando è improvvisamente esploso uccidendoli, e ferito gravemente i due commando francesi che fungevano da scorta. Pare che l’esplosivo fosse dentro la batteria azionato da un timer a tempo e non da un radiocomando.

Secondo il colonnello John Dorrian, portavoce della coalizione USA, l’utilizzo di piccoli droni da parte dei Jihadisti non è una novità.Vengono frequentemente utilizzati per l’osservazione e anche con delle munizioni ma non hanno un impatto strategico. Sempre secondo il colonnello, i piccoli droni commerciali non sarebbero in grado di trasportare quantità sufficienti di esplosivo tali da essere considerati una minaccia strategica.-
La coalizione e le forze armate Usa hanno acquisito sistemi di protezione specifici in grado di individuare, monitorare ed eliminare questi dispositivi.

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