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Pubblicato il 15/04/2014

DUE VTLM LINCE RIBALTATI LO STESSO GIORNO

BERGAMO-Spettacolare incidente, intorno alle 13.30, sull’autostrada A4. Una vettura, una camion e un blindato Lince si sono scontrati, per cause ancora in corso di accertamento, fra i caselli di Brescia Ovest e Ospitaletto.
Il blindato Lince, condotto da un tecnico della IVECO di Bolzano, in seguito all’urto, è saltato sulla corsia opposta, finendo ribaltato sulla carreggiata per Venezia.
Immediatamente sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, gli agenti della Polizia Stradale di Seriate e l’eliambulanza inviata dal 118. Tre persone sono rimaste coinvolte: un bimbo di sei anni e il suo papà hanno riportato ferite lievi, mentre il tecnico IVECO è stato ricoverato in condizioni più serie all’Ospedale Civile di Brescia
Il mezzo militare era diretto a Torino.

LINCE CAPPOTTA A VILLA OPICINA

Un blindato “Lince” , si è ribaltato sulla strada per evitare una smart. Il mezzo in dotazione al Reggimento Piemonte cavalleria stava era impiegato in una lezione di scuola guida. Feriti istruttore ed allievo. Il mezzo si è ltteralmente “alzato” -come ha riferito un testimone- affrontando una curva impedendo al conducente di riportarlo in carreggiata. L’ incidente è avvenuto ieri alle 10.20 sul carso triestino, lungo la strada provinciale tra Opicina e Borgo Grotta Gigante. Mentre il Lince è rimasto ribaltato a lato della strada, la Smart ha riportato qualche danno al parabrezza, e il guidatore è rimasto illeso. Gli accertamenti sono condotti dalla Polizia locale di Trieste.

NOTA DELLA REDAZIONE
Il Lince è al centro d’inchieste da parte di uffici giudiziari. La sua efficiente protezione comporta un “rovescio della medaglia”: massa notevole e baricentro alto, generato anche dalla postazione del mitragliere, con il peso dell’arma e della “ralla”. Le Forze armate hanno predisposto speciali istruzioni per i conduttori di tali mezzi, per evitare situazioni critiche. Globalmente il Lince è, nella sua categoria, un mezzo ottimo. Lo testimoniano le numerose commesse straniere. Tra le tante, quelle di russi e britannici.

Per il mezzo sembra ci sia il rischio di tenuta strada nelle aree extraurbane a una velocità superiore ai 65 km orari.
A queste conclusioni è giunta recentemente la Procura di Civitavecchia al termine di un’indagine avviata a seguito dell’incidente avvenuto nel febbraio del 2011 sulla via Aurelia nel quale perse la vita di Nicola Casà, 24 anni, del 185mo RRAO e rimasero feriti altri quattro suoi commilitoni .
Sotto: il Lince dove perse la vita Casà:

LA NOTIZIA PUBBLICATA DA CONGEDATIFOLGORE IL 20 FEBBRAIO 2013

La Procura di Civitavecchia ha chiuso le indagini sull’incidente avvenuto il 23 febbraio 2011 lungo la via Aurelia quando un mezzo blindato finì fuori strada ribaltandosi più volte. Quel giorno perse la vita il paracadutista della Folgore Nicola Casà ed altri quattro soldati rimasero gravemente feriti.

Nell’atto compilato dal pm Lorenzo del Giudice si legge che le cause di quanto avvenuto “sono da individuarsi nelle caratteristiche statiche e dinamiche del veicolo tali da imporre una condotta di guida specifica e la fissazione di un limite di velocità massima su strada extraurbana, e al di fuori di teatri di guerra, non superiori a 65 km orari”.

Il deposito degli atti prelude in genere alla richiesta di rinvio a giudizio. Le accuse contestate dal pm, d’intesa con il procuratore capo Gianfranco Amendola, sono quelle di omicidio colposo e lesioni gravi. Sotto accusa 7 persone.

A cominciare da Antonio Guicciardino, chiamato in causa come direttore generale della direzione armamenti terrestri. Lui secondo chi indaga è la persona che rilasciò il certificato di omologazione del ‘Lince’.

La contestazione è comune anche per Aldo Miscioscia, direttore centro polifunzionale sperimentazione comando logistico E.I. che doveva verificare la stabilità dinamica del mezzo; gli addetti Marco Sulpizzio, Claudio Oliviero, Marcello Di Monte, Giovanni Poletti; la lista è chiusa da Luca Fois , capo dell’equipaggio che si trovava sul Lince Uno, e che a sua volta rimase ferito.

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