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Pubblicato il 27/04/2014

E’ MORTO BAK, CANE ANTIMINE – TRE ANNI IN AFGANISTAN

PESCARA-E’ morto Bak il cane antimine, veterano di Afganistan,colpito da una grave malattia che lo aveva parealizzato agli arti inferiori. A darne comunicazione è la Lega Nazionale per la Difesa del Cane che ricorda come Bak ha rappresentato un esempio di cane che ha salvato molte vite umane rischiando sovente la propria.Quando era in clinica veterinaria ha addirittura donato sangue per una cagnolina, salvandole la vita. Impegnato dall’Esercito italiano nelle operazioni di sminamento in Afganistan, Bak con il suo fiuto aveva provveduto ad individuare numerosi ordigni. Dopo la malattia l’Esercito lo aveva fatto seguire da una clinica veterinaria. Successivamente era stato adottato a Teramo.


IL COMUNICATO DELLA LEGA PER LA DIFESA DEL CANE
Non mancano esempi stupefacenti di animali che salvano la nostra vita, rischiando sovente la propria, e Bak è uno di loro. Arruolato nell’esercito italiano come cane antimine e mandato in missione in Afghanistan ha compiuto con onore il suo dovere, e il suo impareggiabile fiuto nello scovare ordigni nascosti ha permesso di salvare tante e tante vite umane.
Per questo veterano, con un curriculum che pochi uomini hanno, la vita non è stata generosa, e gli uomini ancor meno. A Bak, infatti, anni fa fu diagnosticata una stenosi lombo-sacrale degenerativa e i suoi “superiori” militari umani, decisero di ricoverarlo, forse pensando di fare il suo bene, in una clinica universitaria dove non fu curato ma abbandonato a se stesso. Collocato in un box angusto nessuno si occupava di lui, a parte gli inservienti che seguendo la routine provvedevano a fornirgli acqua e cibo. Per il resto Bak era diventato un essere invisibile rassegnato al suo dolore, il cui stato giorno dopo giorno peggiorava inevitabilmente fino alla paralisi degli arti posteriori e dunque alla formazione di profonde piaghe sulle zampe.

la diligenza e l’amore per gli animali di Sonia Amendola, Caponucleo delle Guardie Zoofile della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Teramo hanno fatto sì che il futuro di Bak subisse una svolta decisiva. Superando tante difficoltà e altrettanti ostacoli, Sonia riuscì a donare una nuova vita a questa creatura, regalandogli una casa e l’amore di una persona stupenda, Antonietta, cittadina pescarese che lo ha adottato e amato fino al suo ultimo respiro.

Ma Bak purtroppo è solo uno dei tanti eroi non umani dimenticati. Loro hanno un cuore che si batte per noi, sempre. Dalle spiagge alle montagne, i cani offrono ogni giorno il proprio contributo e il loro valore alla relazione uomo-animale, nei progetti rivolti al sociale come la pet-therapy, nella ricerca di persone scomparse, affiancando le forze dell’ordine e il volontariato sociale. Insomma, se a volte i proverbi sono ormai quasi solo dei luoghi comuni, quello che dice che “il cane è il migliore amico dell’uomo” rimarrà per sempre pieno di significato.

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