Pubblicato il 24/10/2024
ECCELLENZA NELLA COOPERAZIONE TRA ENTI ACCADEMICI -ENTI MILITARI ED AZIENDE: IL PROFESSOR BONDESAN TITOLARE DI UN PROGETTO DI “VALUTAZIONE DEL RISCHIO BELLICO” SUL TERRITORIO

foto sopra: Crateri da bombe aeree alleate su uno dei ponti sul Fiume Brenta nel 1945
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Università di Padova, Forze Armate ed ETRA: uniti per la sicurezza del territorio nel progetto di valutazione del rischio bellico. Titolare scientifico è il Professor Aldino Bondesan
ROMA, PALAZZO MADAMA – L’Università di Padova, in collaborazione con ETRA S.p.A. e con il supporto del Comando Forze Operative Nord, ha completato il progetto “Valutazione del Rischio Bellico” (VRB), un’iniziativa di grande rilievo per garantire la sicurezza delle aree soggette a scavi, potenzialmente esposte al rischio di ordigni inesplosi. Il progetto, presentato ufficialmente in Senato il 22 di ottobre nella prestigiosa Sala Caduti di Nassirya, rappresenta un esempio di eccellenza nella cooperazione tra enti accademici, aziende e forze militari, e ha avuto come obiettivo primario la realizzazione di una mappa dettagliata delle zone a rischio nel territorio di 69 Comuni delle province di Padova, Vicenza e Treviso.
Alla conferenza stampa hanno partecipato personalità di spicco, tra cui il Senatore Antonio De Poli, il presidente di ETRA S.p.A. Flavio Frasson, Aldino Bondesan dell’Università di Padova e Domenico Lenzi, direttore generale di ETRA. Il Generale di divisione Ugo Cillo del Comando Forze Operative Nord è intervenuto da remoto, sottolineando il prezioso contributo delle Forze Armate nella ricerca e nelle operazioni sul campo.
Il ruolo cruciale di ETRA e dell’Università di Padova
ETRA S.p.A., che ha sostenuto e finanziato il progetto, ha fornito un contributo decisivo grazie ai suoi avanzati sistemi informativi territoriali e alle campagne di telerilevamento. “Il progetto VRB rappresenta un esempio di come la nostra azienda sia impegnata in iniziative innovative che migliorano la sicurezza del lavoro e riducono i costi e i tempi di realizzazione delle opere”, ha dichiarato Flavio Frasson, presidente di ETRA. L’Università di Padova, con il suo Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità, ha invece curato la componente scientifica, conducendo approfondite ricerche archivistiche e analisi informatiche.
Il progetto ha visto anche il fondamentale apporto degli Archivi Storici Militari, in particolare dell’Aeronautica Militare e della preziosa Aerofototeca Nazionale, che ha messo a disposizione la sua straordinaria collezione di oltre 6 milioni di foto aeree. Queste immagini, insieme a centinaia di cartografie storiche risalenti alle due guerre mondiali, sono state digitalizzate e analizzate per costruire il database del rischio bellico. Il risultato è un Sistema Informativo Territoriale, denominato UXO-MAP, che rappresenta il primo sistema geografico con un livello così elevato di dettaglio e precisione nella mappatura degli ordigni inesplosi.
Il contributo delle Forze Armate e l’area test
Un altro aspetto rilevante è stato il coinvolgimento delle Forze Armate, con il Comando Forze Operative Nord che ha collaborato all’allestimento di un’area test, dove sono stati posizionati circa 100 ordigni inertizzati. Questo consentirà di simulare in sicurezza le condizioni reali di rilevamento di ordigni bellici, riducendo il rischio per gli operatori. “In un territorio segnato da un passato di guerre, la prevenzione è l’unica via per garantire un futuro sicuro”, ha dichiarato Aldino Bondesan, professore dell’Università di Padova e figura chiave del progetto.
Il progetto, che punta a migliorare la sicurezza nei cantieri e nelle aree urbane ad alta densità, avrà anche importanti risvolti culturali ed educativi. Il convegno previsto per il 15 novembre presso l’Aula Magna dell’Università di Padova illustrerà i risultati ottenuti e le applicazioni future del sistema UXO-MAP, che potrà essere impiegato in ulteriori progetti di carattere storico e formativo.