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Pubblicato il 22/10/2020

EL ALAMEIN- IN RICORDO DI MIO PADRE di Giovanni Onano

Come mi succede sempre ogni anno in questo giorno, da quando ho memoria, non posso non pensare alla battaglia che si svolse ad El Alamein. Non posso non pensare a mio Padre che era li, sull’altura di Naqb Rala all’estremo sud sul bordo della depressione, ad attendere l’assalto del nemico.
Arrivò in Africa Settentrionale, in Libia, a Giugno del 1942, prima del grosso delle forze inviate a Luglio e, dopo alterne vicende fatte di attacchi e contrattacchi, si arrivò al 23 Ottobre 1942, la terza e decisiva battaglia di El Alamein: e il nemico arrivò, furono ore tremende ma lui e tutti i ragazzi del V° Battaglione Paracadutisti della “Folgore” respinsero l’assalto dei francesi e degli ninglesi a Naqb Rala, dove la XIII a compagnia del V° “Folgore” subì l’assalto più cruento, ma non mollò e respinse il nemico.
Il V° Battaglione della Folgore era comandato dall’allora Maggiore Giuseppe Izzo, promosso Tenente Colonnello proprio durante le fasi finali della battaglia; la XIII a Compagnia era comandata dal Ten. Alberto Gilli, che fu l’ultimo comandante del battaglione dopo il ferimento di Izzo e degli altri comandanti di compagnia. Poi il ripiegamento e la cattura. Papà venne fatto prigioniero il 5 novembre, trascorrendo in due campi di prigionia in Egitto (304 e 307) gli anni fino all’estate del 1945, per poi essere trasferito in India, presso Bombay, e rientrare in Italia nel febbraio del 1946.
Era un non cooperatore, evidentemente nei fatti, ma era anche un fervente monarchico, ma è risaputo che in tanti non accettarono di collaborare con gli ex nemici per i più svariati motivi. Ma questa non è l’occasione per affrontare quest’altro tragico aspetto della guerra. Morì nel 1956 ad appena quarant’anni per malattia contratta in guerra.

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