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Pubblicato il 01/03/2019

ENRICO MARIA SALERNO A 25 ANNI DALLA MORTE: COMBATTE’ NELLA GNR

Il 8 Febbraio 1994 muore a Roma Enrico Maria Salerno. Attore e regista.
A 17 anni si arruola nella Guardia Nazionale Repubblicana della Repubblica Sociale e da allievo ufficiale andò a Varese e divenne Sottotenente. Nel 1945 fu rinchiuso nel campo di concentramento per combattenti della RSI a Coltano (Pisa) insieme.
Nel campo avvenne recitò come attore e fu tra gli ideatori di lezioni universitarie e del “giornale parlato”.
Nello stesso campo transitarono uomini dalla forte personalità che divennero famosi nel campo del teatro o dello spettacolo: Giorgio Albertazzi, Walter Chiari, Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, Dario Fo ( che rinnegò di ssere mai stato repubblichino e aspirante paracadutista “convintio”)
Fu trasferito a Taranto con l’etichetta di “fascista pericoloso”.
Partecipò quindi alla rivolta dell’aprile 1946, scoppiata in seguito all’uccisione di un Tenente della Xª MAS da parte di un guardiano.
Per punizione fu deciso il trasferimento suo e degli altri riottosi in un Criminal Camp per fascisti in Algeria.
Membro dello “stato maggiore” neofascista clandestino, organizzò un rocambolesco piano per evadere che riuscì: assieme ad altri si gettò dal treno in una scarpata nei pressi di Cassino e riuscì a dileguarsi.
Ebbe tanti successi televisivi e teatrali grazie alle sue capacità attoriali e alla forte personalità.

Fu il protagonista della serie “La famiglia Benvenuti”.
Nella “serie” era presente anche l’attor giovanissimo Giusva Fioravanti, nella veste di figlio della coppia Salerno-Valeri.
Uno dei più grandi successi per il quale viene rimpianto è “Anonimo veneziano”, protagonisti Florinda Bolkan e Tony Musante. Sceneggiatore del film fu Giuseppe Berto, che combattè in Africa come tenente delle Camicie Nere a richiuso nel campo texano di Hereford come non cooperatore.

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