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Pubblicato il 20/04/2015

ENTRO IL 2050 L’EUROPA SARA’ PERIFERIA DEL CRISTIANESIMO

Le dichiarazioni di Philip Jenkins, 63 anni, docente di Storia e Religious studies alla Baylor University di Waco (Texas) e massimo esperto mondiale di “geografia delle fedi”. «Entro il 2050, quasi un cristiano su tre vivrà in Africa. In Cina ci saranno più di 100 milioni di fedeli, il doppio dell’Italia. Tra i primi dieci Paesi per numero di cristiani non ce ne sarà nessuno europeo».

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La Chiesa avrà una “nuova mappa”, come scrive Philip Jenkins, 63 anni, docente di Storia e Religious studies alla Baylor University di Waco (Texas) e massimo esperto mondiale di “geografia delle fedi”.
Nel 1900 gli europei erano un quarto dell’umanità, oggi sono l’11%, nel 2050 non più dell’8%….
La politica, capace di generare guerre e profughi. La secolarizzazione spinta di certe zone e la vivacità delle Chiese in altre. Ma il cristinanesimo non è “solo europeo”: l’agosto scorso lo smentivano sei milioni di filippini a messa con papa Francesco a Manila.
Nel Primo millennio il cristianesimo era presente in Asia ed Africa, oltre che in Europa: era una religione transcontinentale. È solo nel Medioevo che ha iniziato a identificarsi con la tradizione occidentale. Di fatto, ora sta recuperando le sue condizioni originarie, quelle che le sono familiari. Il futuro della Chiesa cattolica, in particolare, è in Africa e Asia, non c’è dubbio. E il cambiamento più radicale è in Africa: nel 1900 aveva 10 milioni di cristiani, nel 2050 saranno quasi un miliardo.
È una fede giovane, più entusiasta. I cristiani in Occidente non sono abituati a convivere con altre religioni da una posizione di minoranza.In India o in Africa, non solo il rapporto con musulmani, buddhisti o indù è quotidiano, ma non puoi dare per scontate molte delle cose che per noi lo sono. Negli Stati Uniti puoi predicare il Vangelo ovunque, in Asia o Medioriente no. Questo può aiutarci a capire molte cose.

Probabilmente per il 2050 sia la Chiesa cattolica che le denominazioni protestanti avranno il loro maggior numero di fedeli lì. L’Africa sta già esportando cristiani in Occidente: Nord Europa e Stati Uniti, per dire, sono pieni di sacerdoti nigeriani. Gli africani stanno già incidendo direttamente sul modo in cui noi viviamo la nostra fede. Ma se vogliamo avere un’idea di che sviluppo può avere la Chiesa anche dal punto di vista di certe questioni teologiche, bisogna guardare da quella parte.

Cina: i cristiani cinesi diventeranno un centinaio di milioni entro il 2050. Il cristianesimo piace e piacerà ai Cinesi perchè
offre un senso, un significato, in un Paese che ha perso molto della sua struttura ideologica.

In Siria e Iraq il cristianesimo è stato quasi spazzato via. Ma in Paesi chiave come l’Egitto è ancora una minoranza forte. Mentre in altri posti, come il Golfo o Israele, c’è un forte aumento dei cristiani dovuto all’immigrazione dai Paesi poveri. C’è una strana coesistenza tra un cristianesimo antichissimo e uno molto recente: vivono fianco a fianco e soffrono entrambi.

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