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Pubblicato il 27/09/2021

ERBIL: ARRESTATO CHI SI E’ DICHIARATO FAVOREVOLE AI RAPPORTI CON ISRAELE

Agenzia Nova- Il Consiglio giudiziario supremo dell’Iraq ha dichiarato che sono stati emessi mandati di arresto a carico di diverse persone che hanno partecipato venerdì a Erbil alla conferenza organizzata da New York Center for Peace Communications (Cpc), esprimendo parere favorevole alla normalizzazione dei rapporti con Israele. Il tribunale di prima istanza di Karkh ha emesso un mandato d’arresto contro Wissam al Hardan per il suo ruolo nell’incontro. Il leader tribale ha anche pubblicato un editoriale sul “Wall Street Journal” sollecitando il governo federale dell’Iraq a unirsi agli Accordi di Abramo, l’intesa che il 15 settembre 2020 ha avviato le relazioni diplomatiche tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Il tribunale ha emesso dei mandati d’arresto anche a carico di Mthal al Alusi e contro la dipendente del ministero della Cultura, Sahar Karim al-Taie. “Saranno prese misure legali contro il resto dei partecipanti una volta che si conosceranno i loro nomi”, ha fatto sapere il tribunale.

Sabato, 25 settembre, il governo di Baghdad è intervenuto per commentare le dichiarazioni fatte da alcuni notabili di Erbil, capoluogo della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, favorevoli alla normalizzazione dei rapporti con Israele. Un comunicato diramato dall’ufficio del primo ministro spiega che “questi incontri non rappresentano le persone e i residenti delle città irachene, che queste personalità cercano disperatamente di parlare a nome dei loro residenti, e che rappresentano solo le posizioni di coloro che vi hanno partecipato”. Inoltre, rappresentano un “tentativo di confondere la situazione generale e ravvivare l’aberrante tono settario, mentre tutte le città irachene sono pronte a partecipare a elezioni corrette”. L’esecutivo federale di Baghdad ha aggiunto che “la proposta del concetto di normalizzazione è costituzionalmente, legalmente e politicamente respinta dallo Stato iracheno, e che il governo ha espresso chiaramente la storica posizione dell’Iraq a sostegno della giusta causa palestinese e della difesa dei diritti dei popolo palestinese, il primo dei quali è il suo diritto a uno stato indipendente con Gerusalemme come capitale”. Oltre 300 iracheni, compresi capi tribù, venerdì sera hanno chiesto la normalizzazione tra Iraq e Israele, il primo appello del genere lanciato in una conferenza nel Kurdistan autonomo sponsorizzata da un’organizzazione statunitense

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