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Pubblicato il 16/02/2021

ERBIL-IRAQ: STANNO BENE I NOSTRI SOLDATI DELLA BASE MILITARE ATTACCATA DA MISSILI.

Morto un contractor americano, otto sono feriti, più un soldato dell’esercito. Due razzi hanno inoltre colpito aree residenziali nei pressi dell’aeroporto.

PARMA- Sono partiti da Mosul alcuni razzi che hanno colpito la base militare di Erbil, adiacente all’aereoporto civile, nella zona prossima a quella americana. Il personale del contingente militare italiano non ha subìto danni alle persone e alle infrastrutture. L’allarme scattato immediatamente prevede che il personale si raduni all’interno di bunker in un’area di sicurezza. L’attacco missilistico viene definito come rappresaglia dell’Iran contro gli Stati Uniti. Ordigni lanciati per colpire gli americani, ma che avrebbero potuto fare strage di soldati e carabinieri italiani.

Ad Erbil si trova una parte consistente dei militari italiani attualmente presenti in varie località dell’Iraq. In particolare, dal 2015 è attivo un contingente dell’Esercito che ha compiti di addestramento dei peshmerga, le forze di sicurezza curde. I militari italiani presenti ad Erbil sarebbero al momento circa 400, di cui 120 istruttori.
Alcuni camion civili provenienti dall’Italia destinati ad Erbil sono illesi, in quanto in un’area di parcheggio distante alcuni chilometri dall’aereoporto.

La Task force land è inquadrata nel Kurdistan Training Coordination Center (KTCC), il cui comando è attribuito alternativamente per un semestre all’Italia e alla Germania: ad esso contribuiscono nove nazioni, con propri addestratori (Italia, Germania, Olanda, Finlandia, Svezia, Gran Bretagna, Ungheria, Slovenia e Turchia).

Gli istruttori militari italiani addestrano i peshmerga in varie discipline: dalla formazione basica di fanteria all’uso dei mortai e dell’artiglieria, dal primo soccorso alla bonifica degli ordigni improvvisati.

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