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Pubblicato il 21/07/2014

ESERCITO EUROPEO CONTRO QUELLO USA? FANTASCIENZA

PARMA- L’esercito comune europeo è visto come una delle chiavi del rilancio degli Stati Uniti d’Europa. Nonostante il disaccordo premier inglese Cameron, che sostiene non sia opportuno che “l’Unione Europea si doti di capacità comuni, eserciti, mezzi aerei ed altro”, anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti è recentemente tornata a favore sull’argomento.

Immaginiamo che questo esercito europeo-sopranazionale comprenda le forze attualmente presenti nei 28 membri dell’Unione Europea.

Sul fronte degli uomini che i due eserciti possono schierare, l’EU può contare su di un numero di riservisti decisamente superiore agli americani. Quello che cambia decisamente è la proporzione di militari attivi rispetto alla popolazione, con una “militarizzazione” più spinta in America (vedi numero di militari attivi sulla popolazione).

Su questo fronte le cose continuano ad andare bene per l’esercito europeo, che ha potenziale per dominare sulla terra con i propri carri armati, ma anche nei cieli e sui mari (contro quella che è probabilmente la più forte marina militare al mondo).

A patto che ci si riesca a difendere, anche la minaccia atomica non rappresenterebbe un vero problema, seppure con un margine minore che in altri settori.

Quando si combatte una guerra l’esercito, la marina e l’aviazione contano, ma contano forse altrettanto le risorse a disposizione. A differenza dell’Europa a 28, gli Stati Uniti hanno a disposizione riserve di petrolio e gas abbondanti. Ma la vera grande differenza sono i soldi. Gli Stati Uniti hanno un budget per la difesa che supera di gran lunga i 600 miliardi di dollari e riserve in valuta e oro che superano i 15o miliardi, secondo i dati di Global Firepower. Anche a immaginare che il contributo di tutti i membri dell’EU rimanga invariato, i dati (2013) parlano di poco meno di 280 miliardi: meno della metà. Il grafico qui sotto mostra l’andamento della spesa tra il 1991 e il 2013: a fronte di un’Europa praticamente “piatta”, gli Stati Uniti nell’era Bush hanno visto aumentare la propria spesa militare da poco più di 300 miliardi nel 2001 al record di 711 miliardi nel 2011, quando è cominciata a scendere. Il motivo è ovvio: la guerra al terrorismo e ad Al Qaeda lanciata all’indomani del crollo delle Torri Gemelle.

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