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Pubblicato il 30/01/2019

ESERCITO: RIAVVICINAMENTI AL SUD SOLO SE COMPATIBILI CON GLI INCARICHI NECESSARI

PARMA- Il l Tar di Trento ha respinto il ricorso presentato da un militare del 2° Reggimento genio guastatori di Trento che chiedeva l’assegnazione provvisoria ad una sede di servizio in Sicilia, dove vive la madre lavoratrice con la figlia piccola. Stato maggiore dell’esercito ha dato parere negativo. Il trasferimento non era possibile perché il 4° Reggimento genio guastatori di Palermo, unica sede in Sicilia dove il militare potesse essere trasferito vista la sua specifica qualifica di «tecnico elettronico», era già al 108% del pieno organico mentre il 2° guastatori di Trento aveva una copertura dei posti di quell’incarico all 82%.
(categoria sottufficiali). Il caso quindi rientrava tra quelli previsti dove l’amministrazione può salvaguardare la copertura dei ruoli previsti per ogniu reparto.

Lo Stato maggiore dell’esercito ha ulteriormente spiegato che «il ricorso tiene conto solo del punto di vista dell’interessato, senza considerare le esigenze dell’organizzazione militare, la cui funzionalità risulterebbe pregiudicata se fosse tenuta, per evitare disparità di trattamento, a prendere in positiva considerazione le numerose domande di trasferimento, con conseguente impoverimento dei reparti già in sottorganico a favore di reparti già in sovraorganico».
Il Tar ha privilegiato l’interesse pubblico: «l’istanza del singolo dipendente, intesa a vedere soddisfatte le necessità familiari, e, nello specifico, le proprie prerogative genitoriali, assume una valenza recessiva rispetto all’esigenza di preservare l’integrità organizzativa e e funzionale dell’apparato militare, caratterizzato da una rigida distribuzione dei mezzi e del personale; nonché orientato a garantire il bene primario della sicurezza nazionale».

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