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Pubblicato il 27/12/2018

ESERCIZIO DI PROFESSIONI AL DI FUORI DEGLI ALBI : CONDONO O AUTOCERTIFICAZIONI ?

 

 

  IL DECRETO LORENZIN
La legge 13 marzo del 2018 dell’ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin,  impone a circa 250mila professionisti, dai fisioterapisti ai tecnici di laboratorio, dai logopedisti agli ortottisti, di iscriversi a 17 Albi e confluiti nel nuovo maxi-Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Federazione nazionale Ordini Tsr-Pstrp). Secondo alcuni esperti l’emendamento dei 5 stelle non riguarda persone senza titoli, ma permette a lavoratori “con titoli abilitanti” – quelli che sono obbligati dalla legge Lorenzin, ad iscriversi ad albi speciali.

 

ADUC: LA LEGGE CONTRO IL DECRETO LORENZIN NON E’ CHIARA 

LA ADUC ( associazione per la tutela dei consumatori e degli Utenti) lamenta che il 24 dicembre è stato varato un vero e proprio condono per chi ha esercitato professioni sanitarie : si rivolge a coloro che abbiano esercitato una professione sanitaria senza averne i titoli.
ADUC, senza mezzi termini, scrive: la pratica e l’esperienza sono importanti certo, ma allora che senso ha studiare? Che senso ha pretendere un titolo abilitativo per mettere le mani sulla nostra salute? Nessuno, basterà dimostrare di aver fatto quel lavoro per 36 mesi, con un contratto di lavoro subordinato o a partita Iva mostrando le fatture (creandole?) e automaticamente ci saranno competenze, titoli e professionalità. Anzi no, ma faremo finta che ci siano.
Il testo della legge recita : “coloro che svolgono o abbiano svolto un attività professionale in regime di lavoro dipendente o autonomo, per un periodo minimo di 36 mesi, anche non continuativi, negli ultimi 10 anni possono continuare a svolgere le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento, purché si iscrivano, entro il 31 dicembre 2019, negli elenchi speciali ad esaurimento istituiti presso gli ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione”.

IL MINISTRO: INFORMAZIONE INCOMPLETA
Il ministro della salute Giulia Grillo, M5S, si lamenta della stampa che non riporta esattamente il senso della legge: il provvedimento non sarebbe una sanatoria perchè ribadisce che può esercitare la professione solo chi ha titoli validi.

Nessun riferimento nella legge a titoli o competenze, nonostante a tutt’oggi resta valido l’articolo del codice penale che sanziona chi eserciti  abusivamente una professione sanitaria. Iscriversi negli elenchi speciali provando di aver esercitato abusivamente una professione sanitaria è una autodenuncia: il reato è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 10 a 50 mila euro.

 

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