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Pubblicato il 18/09/2016

ESPLOSIVI E GRANATE: L’ESERCITO SVIZZERO CHIARISCE

nota di Bruno Horn

Da alcuni giorni sono venute alle luce alcune mancanze di materiali da depositi della truppa.
Significativo è la scomparsa di una scatola di esplosivi con detonatori e una cassa di granate a mano con inneschi.
La notizia degli esplosivi si è rivelata una bufala essendo una cattiva lettura della seconda notizia dove le granate sono divenute esplosivi e gli inneschi sono divenuti detonatori.
L’esercito ha deciso di rivedere le procedure di controllo in occasione dei trasferimenti di materiale sensibile o pericoloso.

Recensione di Bruno Horn

L’esercito verifica i processi

Berna, 15.09.2016 – Nelle scorse settimane nell’esercito si è verificato un aumento degli incidenti e degli eventi che per il momento non lasciano intravedere alcun nesso interno. D’intesa con il capo del DDPS, il capo dell’esercito ha ordinato a livello di esercito una verifica dei processi e delle relative procedure.

L’esercito è cosciente della sua responsabilità nel trattamento di materiale sensibile e merci pericolose. In tutti i casi individuati i comandanti responsabili hanno disposto immediatamente un’inchiesta da parte della Giustizia militare. La verifica dei processi e delle procedure si prefigge di enucleare se vi sono punti comuni tra i fatti accaduti e di individuare un’eventuale sistematicità.

Già da qualche tempo l’esercito, dopo gli attacchi terroristici compiuti nei Paesi limitrofi, ha rafforzato l’autoprotezione. Sono state adottate varie misure di sicurezza: è stata intensificata la vigilanza di depositi, magazzini e trasporti e i dispositivi di guardia della truppa sono stati controllati nonché adeguati laddove era necessario.

Ora si procederà inoltre al controllo delle varie interfacce e dell’osservanza delle prescrizioni nonché agli eventuali adattamenti del caso.

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