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Pubblicato il 09/07/2020

EX MILITARE ITALIANO – 38 ANNI – DIVENTA TAGLIAGOLE ISLAMICO . ORA E’ IN CARCERE

MILANO- Un ex Lanciere di Montebello dell’Esercito italiano, Nicola Ferrara è stato arrestato per proselitismo terrorista islamico. Aveva anche svolto, quando era in servizio NEL 2002 , una missione in Albania. Residente a Milano dal 2010, è stato convinto da alcuni reclutatori che agiscono liberamente in città all’interno delle moschee e dei finti circoli culturali. Tra i suoi “maestri” figurano volti noti all’antiterrorismo , come Ghassen Hammami e El Mahdi Halili. Ferrara si è dato il nome Issa, che vuol dire messìa e frequentava il centro islamico milanese che si chiama al Nur , in zona Melchiorre Gioia , ovvero in centro a Milano: si tratta di una moschea prevalentemente frequentato da bengalesi.

L’antiterrorismo dei Carabinieri ha iniziato nel 2018 a controllarne i comportamenti ed i contatti; faceva il facchino di cooperativa, poi il parcheggiatore, si vestiva con le palandrane, portava la barbetta tipica e trascorreva molte ore al centro di preghiera. Faceva proselitismo inneggiando ai jihadisti morti in Siria e li spingeva ad odiare l’Occidente.
Ora risponderà di istigazione a delinquere aggravata dall’uso del mezzo informatico ed il gip Guido Salvini ne ha chiesto la restrizione in carcere .
Ferrara ha viaggiato per tre volte in 9 mesi negli Emirati e in Qatar per raggiungere i territori infestati in Siria. Secondo gli investigatori era molto pericoloso per la capacità di proselitismo e per quella di procurarsi materiale propagandistico proveniente dallo Stato islamico.

Nelle ultime fasi dell’indagine, temendo di essere intercettato dai servizi segreti , aveva iniziato la dissimulazione, ovvero la tecnica tipica degli islamici, che ingannano gli interlocutori dimostrando pacifismo, accondiscendenza e rinunciando a vestirsi e radersi come sono abituati a fare.

«A me bin Laden piace», dichiarava su facebook , lanciando continuamente messaggi di odio e inneggiando ai combattenti caduti: «Gloria a chi muore da martire». Riferendosi al covid19 parlava di castigo verso gli infedeli che hanno comportamenti impuri contro il corano. Ora è in carcere.

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