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Pubblicato il 04/05/2015

EXPO 2015: CHIAMANO CLUSTER I GRUPPI TEMATICI. MA SI ALLAGANO LO STESSO

La Pioggia ha allagato le strutture del padiglione di oltre 7.000 metri quadri gestito dall’assessorato all’Agricoltura e Pesca della Regione Sicilia, nel quale trovano spazio undici Paesi dell’area mediterranea. Ad aggravare la situazione c’è pure l’isolamento digitale visto che nel padiglione, oltre ai visitatori tenuti lontani dall’assenza di segnaletica, lamenta il commissario unico del cluster Bio Mediterraneo, Dario Cartabellotta, «non arriva nemmeno il segnale wi-fi». Si è aperta, così l’esposizione internazionale per il cluster Bio-Mediterraneo ( si tratta di padiglione tematico formato da molti utenti provenienti da Stati o regioni diverse,ndr) , tanto da costringere l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Nino Caleca, a minacciare: «se le cose non verranno sistemate – ha sottolineato Caleca -, noi non pagheremo i tre milioni di euro previsti per il padiglione del Cluster Bio-Mediterraneo».
Il padiglione «che ci è stato consegnato per gli allestimenti – dice il responsabile unico, Dario Cartabellotta – soltanto il 30 aprile, ad appena un giorno dell’apertura al pubblico», infatti, l’impermeabilità della struttura è inesistente. «La copertura in plexiglass, pur suggestiva nell’ideazione perché avrebbe dovuto assicurare al centro della struttura il passaggio della luce e creare l’atmosfera simile a quella della piazza di un mercato, non è sufficiente a tenere al riparo i luoghi di degustazione, il palco con le attrezzature elettroniche e gli spazi espositivi, cosicché in caso di pioggia, come è capitato il giorno dell’inaugurazione, le attività devono essere sospese». Ieri pomeriggio, al termine di una riunione tra il commissario unico e i dirigenti degli altri 10 Paesi ospitati nel cluster (San Marino, Tunisia, Grecia, Malta, Albania, Montenegro, Algeria, Serbia, Libano ed Egitto), è stata fatta alla società che gestisce Expo la richiesta ufficiale di trovare delle soluzioni al più presto. Sperando, naturalmente, che nel frattempo un’altra pioggia non faccia di nuovo precipitare il Cluster nel caos costringendo a riprendere in mano stracci e ramazze.

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