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Pubblicato il 24/03/2015

EXPORT DI ARMI DALL’ITALIA IN CRESCITA. + 527% QUELLE VERSO NORD AFRICA

i dati Istat sulla vendita delle armi nel 2014 mostrano nel 2014 un incremento di oltre il 4% di esportazioni. La voce comprende “armi e munizioni” (militari e comuni). La sola provincia di Brescia registra una crescita del 9,5% delle esportazioni delle medesime tipologie di armi e munizioni rispetto al 2013.
In riferimento alle zone geopolitiche di destinazione, per quanto riguarda l’esportazione totale dall’Italia “armi e munizioni” (militari e comuni) primeggiano i paesi dell’Unione europea con un incremento nel 2014 del 7,0% rispetto al 2013, mentre sono in leggero calo le esportazioni verso l’America settentrionale e centro-meridionale (rispettivamente meno 2,4% e meno 2,3%) e soprattutto verso il Medio oriente (meno 34,6%) e l’Africa sub-sahariana (meno 33,8%).


ASIA E NORDAFRICA: INCREMENTI A 2 CIFRE
Mostrano invece un forte incremento le esportazioni verso i paesi dell’Africa settentrionale e dell’Asia: le prime sono pressoché triplicate rispetto al 2013 mentre le seconde sono quasi raddoppiate.

Calano l’America settentrionale (meno 8,4%) e i paesi dell’Unione europea (meno 4,0%). In decisa crescita risultano invece le esportazioni verso i paesi europei non appartenenti all’Unione europea (più 23%) ed in particolare alla Turchia, ma soprattutto verso il Medio oriente (incremento dell’83%) e ancor più l’Africa settentrionale verso cui le esportazioni di armi e munizioni bresciane sono più che sestuplicate (più 527%).

Nel 2104 l’insieme dei paesi del Medio oriente e dell’Africa settentrionale (definiti con l’acronimo MENA, Middle East and North Africa) sono risultati per la seconda volta dopo il 2009, i terzi principali acquirenti di armi e munizioni prodotte nella provincia di Brescia. partono da Brescia di pistole semiautomatiche destinate alle forze di polizia o agli apparati di pubblica sicurezza di Algeria, Oman, Libano e soprattutto dell’Egitto, verso il quale non risulta alcuna revoca della decisione dell’Unione europea assunta nell’agosto del 2013 e riconfermata nel febbraio del 2014 di “sospendere le licenze di esportazione all’Egitto di ogni tipo di materiale che possa essere utilizzato per la repressione interna”.

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