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Pubblicato il 05/02/2016

F35: I PROBLEMI NON DIMINUISCONO

Scarsa “ricaduta” sull’Italia, per ora gli F-35 hanno generato l’ordinazione di 12 GRU gru e tende/hangar prodotte in uno stabilimento semi-artigiano di 30 persone.

PARMA-Il rapporto americano sulla prontezza dell’F-35 conferma tutti i problemi che nel tempo si sono presentati. Il tenente generale Chris Bogdan, il responsabile statunitense del programma F-35, ottimista, è in netto contrasto con Michael Gilmore, capo dell’organismo di valutazione operativa del Pentagono (DOT&E, director of operational test and evaluation). Bogdan ammette tutti i numerosi problemi ma segnala che lo sapeva e comunque la soluzione è a portata di mano, in pochi anni.
Alcuni contenuti del rapporto di Gilmore sono già stati anticipati da Bill Sweetman di Aviation Week, autorevolissima pubblicazione specializzata.
I PROBLEMI PIU’ GRAVI DELL’ F35- IL MODELLO DELLA MARINA MILITARE NON PUO’ COMBATTERE, AL MOMENTO
Il software Block 3F per l’F-35 non potrà essere completato entro la data prevista del 31 luglio 2017 senza che siano stati risolti alcuni problemi critici che ne limitano fortemente le funzionalità.I Marines avevano dichiarato operativo l’F-35B (la versione che dovrebbe equipaggiare anche la Marina Militare italiana), ma l’aereo non “è capace di condurre operazioni autonome di combattimento contro una qualsiasi seria minaccia”.

Ben 11 su 12 test sull’armamento di bordo con il software Block 2B (la versione attualmente utilizzata dagli F-35) hanno “richiesto l’intervento della squadra di test per superare limitazioni del sistema e garantire il successo degli esperimenti”.

Gilmore ha lanciato l’allarme sulla complessità e sui ritardi di sviluppo del software di bordo, con oltre 24 milioni di righe di codice. L’ultimo rapporto di Gilmore dice anche che, per rispettare le scadenze, la versione 2B ( Marina) del software di missione è stata consegnata con centinaia di problemi irrisolti e senza aver completato molti dei test previsti. Sostiene ancora Gilmore: “Il Block 3F è difettoso e si prevede che la situazione vada peggiorando”.

IlBlock 3F nella versione di sviluppo (Sdd System Development and Demonstration) doveva essere terminata nel 2011 e l’aereo consegnato ai clienti nella sua configurazione finale, anche se la cosiddetta Full Operational Capability (Foc) richiederà ancora almeno un paio d’anni di lavoro.

Tutti gli aerei sinora consegnati e quelli ordinati, tra i quali gli otto italiani, dovranno infatti essere tutti riportati in fabbrica per essere aggiornati. Con spese a carico del cliente. il peggioramento del rapporto di cambio tra il dollaro e l’euro fa lievitare i costi di acquisizione da parte nostra di un 12-15%. Da 150 milioni di dollari passeremo ad oltre 168

Il rapporto Gilmore avverte che la temperatura all’interno della stiva degli armamenti supera i limiti di progetto quando all’esterno ci sono più di 32 gradi. Lo stesso succede quando vola al di sotto dei 25mila piedi. Problemi gravi, s epensiamo alle mutevoli condizioni di impiego.

Se si aprissero le porte della stiva per raffreddarla, la stealthness (invisibilità) dell’F-35 scompare .
A Cameri, dove si montano gli aerei italiani, la sezione dove vengono applicano le vernici dell’invisibilità è off-limits per gli italiani. Ironia della sorte: è stato l’italiano Pier Lambicchi a inventarla senza brevettarla.

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