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Pubblicato il 14/02/2015

FERMO: FINISCE SU UN TETTO UN PARACADUTISTA ANPDI

Sant’Elpidio a Mare, 14 febbraio 2015. Brutto fuori campo per un paracadutista di Nettuno – F.S., 40 anni – che ieri mattina verso le 11.15 è atterrato sopra al tetto di un’abitazione in località Cretarola, lungo la strada provinciale Faleriense, al confine tra Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio. Impegnato in un lancio di esercitazione ANPDI da 500 metri, ha riportato qualche ferita al volto e si è slogato una caviglia. L’allarme è stato lanciato dai residenti. Sul posto un’ambulanza della Croce Azzurra di Sant’Elpidio a Mare e i vigili del fuoco di Fermo. Il paracadutista è stato trasferito per accertamenti all’ospedale ‘Murri’ di Fermo.Le condizioni del vento erano stabili.
AGGIORNAMENTO SULLA DINAMICA
Interpellato dalnostro giornale , il Direttore della scuola ANPDI di Ancona,Marco Andreani segnala:
– il paracadutista era secondo del suo passaggio ( la scuola effettua passaggi da due,ndr)
– il vento era prossimo allo zero
– condizioni meteo ideali, che hanno consentito otto decolli senza alcun problema o “fuori campo”
– il paracadute in dotazione era un T10 ( con fenditura senza comandi, ndr)
– il paracadutista era assistito da una radio in contatto con l’istruttore a terra, munito anche di megafono, ma non eseguiva gli ordini impartiti ,mantenendosi a favore di vento

Il paracadutista ,dopo avere navigato a favore di vento senza effettuare alcuna azione correttiva, superato di qualche decina di metri il limite estremo dell’area di atterraggio, ha sfiorato unan casa e la vela si è impigliata nella grondaia, provocando un brusco contraccolpo che lo ha sbattuto con forza contro il muro, senza perdere conoscenza. Il paracadutista è rimasto appeso a circa 5 metri da terra, rimanendo immobile in attesa dei soccorsi. Oltre ai paracadutisti giunti dalla zona lanci, il proprietario della casa aveva già chiamato 118 e vigili del fuoco, che hanno liberato il paracadutista tranciando la vela e la rete perimetrale della stessa.
La prognosi finale parla di 2 punti al mento e qualche livido.

Secondo Marco Andreani si trattato di un caso limite, difficilmente codificabile nei manuali: assenza di azioni delparacadutista, uniti all’avanzamento prorpio della vela in presenza di vento scarsissimo o debole.Negli ultimi metri, il semplice sfioramento della casa e non l’atterraggio sul tetto, non ha consentito le manovre previste dal manuale e dai corsi.

PARACADUTISTA.TETTO

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