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Pubblicato il 12/03/2019

FORZE SPECIALI ITALIANE IN MAURITANIA PER LA FLINTLOCK 19 DIRETTE DAL ” SOCAFRICA” AMERICANO


sopra: Un incursore italiano osserva il tiro di un soldato mauritano . Flintlock è un esercizio multinazionale composto da 32 nazioni africane e occidentali in diverse località del Burkina Faso e della Mauritania




All’interno della base della III Legione Militare dell’Esercito della Repubblica Islamica della Mauritania, si è conclusa il 28 Febbraio scorso la Diciannovesima edizione della esercitazione Flintlock 19 a guida dello US Special Operation Command Africa (SOCAFRICA).

Anche quest’anno, il Comando Operazioni delle Forze Speciali (COFS) ha inviato una Joint Special Operation Task Unit (JSOTU) costituita da incursori delle 4 Forze Armate: 9° Reggimento Col Moschin dell’Esercito Italiano, 185MO rrao, GOI (Gruppo Operativo Incursori) della Marina Militare, 17° Stormo Incursori dell’Aeronautica Militare e GIS (Gruppo Intervento Speciale) dell’Arma dei Carabinieri). Parallelamente dal personale inviato in Mauritania è stata enucleta una componente di 4 operatori del COFS presso il Joint Multinational HQ in Burkina Faso in supporto alle attività di pianificazione degli staff dei Paesi africani partecipanti.

L’intero evento ha avuto lo scopo principale di esercitare in maniera simultanea le unità dei paesi africani facenti parte della coalizione Counter Terrorism del G5 Sahel: Burkina Faso, Chad, Mali, Mauritania e Niger.

La Task Organization su Atar ha visto in campo unità delle Forze Speciali di Mauritania, Ciad e Capo Verde. Le Forze Speciali italiane sono state, altresì, inquadrate all’interno di uno Special Operation Task Group insieme alle paritetiche componenti di USA e Spagna. I nostri incursori hanno addestrato lo Special Antiterrorism Group Chadiano e il 2° Batallion Commando Parachute Mauritano. Il training condotto dalle Forze Speciali italiane ha toccato tutte le tecniche relative all’assolvimento delle Operazioni Speciali, contemporaneamente lo Staff della JSOTU ha fornito assistenza alla pianificazione operativa delle missioni addestrative assegnate alle varie unità, che hanno condotto attività continuativa sino a 5 notti consecutive.

L’obiettivo primario era quello di rafforzare la cooperazione tra paesi africani e avviare il processo di standardizzazione procedurale
Parallelamente alle attività addestrative, durante la Flintlock. Gli operatori qualificati Combat Medic coordinati dal Medico della Marina Militare al seguito del dispositivo hanno partecipato al Medical Civic Action Program (MEDCAP) fornendo assistenza sanitaria a più di 300 civili.

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