Pubblicato il 08/12/2014
FORZE USA: FINISCE OGGI FORMALMENTE LA MISSIONE DI COMBATTIMENTO IN AFGANISTAN
Gli Stati Uniti e la Nato hanno posto fine con una cerimonia alla loro missione di combattimento in Afghanistan, 13 anni dopo che gli attacchi dell’11 settembre portarono all’invasione del Paese per far cadere il governo guidato dai talebani.
Il comando congiunto della International Security Assistance Force della Nato, che era in carico delle operazioni di combattimento, ha abbassato la sua bandiera, ponendo formalmente fine al suo dispiegamento.
Il generale Usa John F. Campbell, comandante delle forze Usa e Nato, ha detto che la missione adesso passerà a un ruolo di addestramento e sostegno per le forze di sicurezza dell’Afghanistan, che hanno guidato la lotta contro gli insorti talebani dalla metà del 2013.
“Le forze di sicurezza afghane sono capaci”, ha detto Campbell. “Devono fare alcuni cambiamenti nella leadership, che stanno facendo, e devono rendere le persone responsabili”. Dal 1 gennaio, la coalizione manterrà una forza di 13mila soldati in Afghanistan, mentre il picco era stato circa 140mila unità nel 2011. Ci sono adesso circa 15mila soldati nel Paese. La missione termina mentre i talebani stanno incrementando i loro attacchi.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama recentemente ha permesso alle forze Usa di lanciare operazioni contro i talebani e i militanti di al-Qaeda, ampliando così la missione delle forze Usa che rimarranno nel Paese dopo la fine di quest’anno.
Campbell ha affermato che le forze di sicurezza afghane, inclusi l’esercito, la polizia e le milizie locali, sono in grado di garantire la sicurezza del Paese nonostante un numero record di vittime, salito del 6,5% quest’anno, con 4.634 uccisi in azione. Nel 2013 erano state 4.350. Per fare un paragone, sono 3.500 le unità straniere uccise da quando è cominciata la guerra nel 2001. Tra questi almeno 2.210 erano soldati americani.
Fino a 10.800 militari Usa rimarranno in Afghanistan per i primi tre mesi dell’anno prossimo, mille in più rispetto a quelli previsti precedentemente per la nuova missione, chiamata Resolute Support.
L’aumento è dovuto all’attesa di dispiegamenti da parte degli alleati Nato, secondo quanto ha riferito un funzionario dell’alleanza. Come risultato, non ci sarà che una piccola, se non nessuna, diminuzione netta nei numeri dei soldati Usa tra adesso e il 31 dicembre. Entro la fine del 2015, tuttavia, il totale dei militari statunitensi si ridurrà a 5.500, e entro la fine del 2016 dovrebbe avvicinarsi allo 0. La cerimonia di oggi è la prima delle due che concluderanno formalmente la missione di combattimento Nato entro il 28 dicembre.