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Pubblicato il 09/12/2022

FRANCESCO POSITANO – CAPORALE MORTO NEL 2010 IN AFGANISTAN SCHIACCIATO DA UN BUFFALO: 12 MILITARI COINVOLTI DAL PUBBLICO MINISTERO

6 militari sono stati imputati di false informazioni al pm E sei ufficiali sotto indagine o a processo sospettati di non aver contribuito a fare luce sulla morte del caporalmaggiore Francesco Positano che , di sua iniziativa, sarebbe salito su una torretta del Buffalo, da dove sarebbe caduto, forse per un malore e presumibilmente schiacciato e ucciso con una manovra errata.
Durante la udienza di giovedì scorso assume un aspetto sconvolgente la dichiarazione di Francesco Sanna – sergente maggiore dell’esercito oggi in servizio nella caserma Castro Pretorio , messo a confronto con Rosa Papagno, madre di Francesco: «Signora Papagna, le ho detto un sacco di bugie in questi dieci anni. L’ho fatto per farla stare tranquilla. Però, la verità è che non ho mai avuto alcun documento. Mi dispiace di averla illusa». Il militare l’aveva contatta sui social nel 2012, promettendole atti decisivi per accertare «la verità». Ricostruzione negata dal sergente maggiore, che, tuttavia, ha ammesso in aula di aver mentito alla donna

Secondo l’accusa,Francesco sarebbe stato schiacciato da un Buffalo per via di una manovra sbagliata commessa da due colleghi, imputati per omicidio colposo, nei pressi di Herat. Sanna sarà quasi certamente incriminato per falsa testimonianza. Durante le precedenti deposizioni ha risposto con 78 «non ricordo» alle domande del pm Amelio, assistito dal collega Giovanni Nostro, e del giudice Carmela Foresta. Sanna è il sesto militare per cui è stata chiesta la trasmissione degli atti. Nelle precedenti occasioni, nelle deposizioni di quattro militari, incluso Sanna, ora sotto inchiesta, si contano in tutto 221 «non ricordo».

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