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Pubblicato il 26/08/2020

FURTO DEI MATERIALI DEL FONDO “MOSTRA DELLA RIVOLUZIONE FASCISTA”: REFURTIVA RECUPERATA

Roma- I militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale hanno ritrovato gran parte del patrimonio del Fondo “Mostra della Rivoluzione Fascista”, già custodito all’Archivio Centrale dello Stato, e costituito da gagliardetti militari, labari, e bandiere delle Squadre d’azione fasciste e dei fasci di combattimento che hanno partecipato alla Marcia su Roma, il 28 ottobre 1922. Il materiale era scomparso dal magazzino dell’Archivio centrale.

La scoperta del furto era avvenuta per caso,

Tutta la refurtiva era finita a disposizione di un collezionista della Capitale, che ha dichiarato di non conoscere la provenienza istituzionale dei cimeli , pensando che facessero parte dei materiali fascisti andati dispersi nel corso del biennio 1943-1944.

Tra le bandiere e i gagliardetti rinvenuti, ve ne sono alcuni appartenuti ai movimenti operai, sottratte nel corso di alcune delle incursioni compiute in quegli anni da parte delle Camicie nere, contro le sedi di partito o di camere del lavoro.

Dopo la loro prima esposizione nel 1932 , ve ne fu un’altra nell’ottobre 1934,. Dopo l’esposizione in altri due eventi (uno nel 1937 e l’altro nel 1942, in occasione del ventennale della marcia su Roma), con la ricostituzione di un nuovo partito fascista (il Partito fascista repubblicano) e la creazione della Repubblica Sociale Italiana, dopo l’armistizio del settembre 1943, il materiale fu imballato e trasportato a Salò. Le casse del materiale, collocate al Museo Lapidario di Salò, non furono mai aperte per l’intero periodo della loro permanenza al nord, dove furono rinvenute più tardi, il 27 maggio 1945.

Le indagini dei Carabinieri del Reparto Operativo del TPC sono tuttora in corso e puntano a chiarire tutti gli aspetti della vicenda, a partire dalle modalità di sparizione del materiale dai locali dell’Archivio Centrale dello Stato.

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