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Pubblicato il 19/07/2016

GERMANI: IL LIBRO BIANCO SULLA DIFESA PREVEDE ARRUOLAMENTI DI STRANIERI

BERLINO- Dal “libro bianco” che la difesa tedesca ha pubbliato nei giorni scorsi, si desume che sono attualmente 3324 i soldati tedeschi impegnati in missioni estere. Tra queste quella in Mali, in Libano, nelle azioni di contrasto all’Isis. L’impegno estero tedesco è avvenuto sanche a livello diplomatico, come nel caso dell’Ucraina, dove Berlino ha agito in coppia con Parigi.
Ora questo impegno è stato codificato nel Libro Bianco della Bundeswehr, presentato la scorsa settimana. Nel rapporto si legge che “la Germania in futuro non intende solo partecipare più attivamente alle missioni Nato, ma assumere ruoli guida e se del caso anche di apripista” (un esempio concreto a tal proposito è il recente dispiegamento di truppe Nato nei paesi dell’est dell’Ue, dove la Germania ha assunto un ruolo guida); che il governo “si impegna nel quadro delle proprie risorse” a raggiungere l’obiettivo di spesa per le forze armate del 2 per cento del pil entro il 2024, come ripetutamente chiesto dalla Nato; che la Bundeswehr potrebbe essere impiegata anche in missioni intere; ne potranno far parte cittadini stranieri appartenenti a un altro stato dell’Ue; e che Berlino continuerà nei suoi sforzi per ottenere un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

“Alla luce del nuovo ruolo di garante dell’ordine e della sicurezza in Europa, di cui è stata progressivamente investita la Germania, è necessario prendere atto che aumenteranno di anche i compiti al riguardo. Il che vuol dire che, accanto agli interventi ‘out of area’ che hanno contraddistinto gli ultimi anni, si aggiungeranno sempre più compiti di difesa del paese e dell’Unione” ha dichiarato André Wüstner, presidente dell’associazione Bundeswher, sottolineando, che si tratta di una evoluzione logica per la quale si richiederanno molte risorse e un cambio radicale nell’addestramento di forze numericamente minori ma chiamate a sfide impensabili solo a lcuni anni fa.

ARRUOLAMENTO DI STRANIERI
Nel rapporto compare anche la ipotesi di accogliere tra le fila della Bundeswehr anche cittadini di altri stati Ue. Su questi le polemiche sono visibili: Un conto è un esercito europeo, un altro chiedere lealtà alla Germania a cittadini stranieri, fa sapere l’associazione.

La Bundeswehr rischierebbe di diventare una sorta di legione straniera. Un’accusa alla quale ha risposto immediatamente von der Leyen: ormai si va in mission eper i valori e non per difesa della propria terra, dice, segnalando che sono numerosi i casi di poliziotti di vari paesi che collaborano insieme al Frontex, ad esempio.

L aopposizione contesta l’idea di riconoscere ai soldati un ruolo di tutori della legge anche nel loro paese, come già fa l’esercito in Francia. La sinistra risponde : “Questo Libro Bianco non è altro che le richieste messe nero su bianco di avere più soldi e più soldati per partecipare a più missioni militari e disporre di più materiale bellico. Questo Libro Bianco non è altro che un appello per il riarmo e la guerra”. Dello stesso avviso i Verdi, secondo i quali l’intenzione esplicitata nel Libro Bianco di partecipare in futuro a “cooperazioni ad-hoc” è quello di liberarsi sempre più dalle risoluzioni dell’Onu, “come già avvenuto nel caso delle coalizioni anti Isis in Siria e nell’Iraq”.

L’attacco più duro è arrivato però dal partner di coalizione, cioè dall’esperto per la Difesa dell’Spd Rainer Arnold. In un’intervista alla Deutsche Welle, Arnold ha sottolineato che l’obiettivo di investire nella Difesa entro il 2024 il 2 per cento del pil è assolutamente irrealistico. “La Germania è lontana anni luce dall’ottemperare a questa richiesta della Nato”. A parte il fatto che non saranno più soldi a migliorare l’efficienza delle truppe tedesche, ma solo un chiaro elenco delle priorità potrà ottimizzare le forze disponibili.

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