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Pubblicato il 24/02/2021

GERMANIA: ESERCITO E FORZE SPECIALI SOTTO INCHIESTA

PARMA – La commissaria del Bundestag per la Difesa, Eva Hoegl denuncia in un documento inviato al parlamento, che nelle Forze armate tedesche e nelle sue forze speciali sono cresciuti gli estremisti di destra: 363 segnalati nel 2019 passati a 477 nel 2020. I militari sospettati di estremismo islamico sono, invece, diminuiti da 77 a 31.I presunti estremisti in uniforme sono sospettati di “costituire un pericolo per l’ordinamento liberaldemocratico, di svolgere attività politica inammissibile o di incitamento all’odio”.

Nel rapporto di Hoegl vengono citati militari che, nelle chat su WhatsApp, hanno condiviso contenuti di estrema destra e antisemiti o che in pubblico hanno compiuto il saluto hitleriano. In molti casi, il personale è stato radiato dal servizio, dovendo anche subire conseguenze penali. Secondo la commissaria sono necessarie “formazione, sanzioni e prevenzione in modo coerente, continuo e rapido”. La commissaria del Bundestag per la Difesa ha poi criticato le lungaggini che caratterizzano la giustizia militare. A oggi, un processo per estremismo a carico di ufficiali, sottufficiali e truppa richiede in media circa 20 mesi. Hoegl ha, quindi, chiesto di aumentare per le procure e i tribunali militari, così da accelerare i procedimenti. È importante “fare chiarezza e sanzionare rapidamente”, ha infine affermato Hoegl


FORZE SPECIALI SOTTO INCHIESTA – ESTREMISTI DI DESTRA E MUNIZIONI MANCANTI
Il Comando forze speciali dell’esercito (Ksk) aveva stabilito che il personale poteva restituire in forma anonima e senza incorrere in punizioni, le munizioni sottratte ai depositi del reparto. La nOtizia è apparsa sulla stampa , che accusa il ministero della difesa di eserne a conoscenza. Si tratta dell’ultimo di una lunga serie di rivelazioni che coinvolge il Ksk, da anni al centro delle polemiche per l’infiltrazione dell’estrema destra tra i propri ranghi.
Per tale motivo, il Comando forze speciali dell’esercito tedesco verrà certamente L’obiettivo è epurare la truppa dai sostenitori della destra radicale. La questione delle munizioni è recentemente emersa durante il processo a carico di un sottufficiale del Ksk che, vicino all’estrema destra, è stato arrestato a maggio del 2020. Nel giardino della propria abitazione a Collm in Sassonia, il militare aveva occultato armi, munizioni ed esplosivi provenienti dall’arsenale del reparto di appartenenza, che ha sede è a Calw in Baden-Wuerttemberg. Nel corso del dibattimento, si è appreso che il comandante del Ksk, il generale di brigata Markus Kreitmayr, avrebbe tollerato la restituzione delle munizioni sottratte senza punizioni. L’alto ufficiale rischia ora la destituzione dall’incarico, assunto nel 2018

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