Pubblicato il 19/04/2018
GIBUTI. MISSIONE COMPIUTA ( CON ENCOMIO) PER LA FOLGORE. ORA TOCCA AI FUCILIERI DELL’ARIA
GIBUTI- Nella località strategica e sempre in ebollizione del corno d’Africa le unità della Brigata Paracadutisti Folgore soo state sostituite da altrettante di Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo “Protezione delle Forze” dell’Aeronautica Militare, con sede a Martina Franca (Taranto).
Il loro compito è di assicurare sicurezza e protezione al personale e alle infrastrutture della Base Militare Italiana di Supporto (BMIS) in Gibuti, nel Corno d’Africa.
Qualla base fu allestita nel 2015 grazie ad una collaborazione tra imprese civili che hanno fornito i prefabbricati ed il Genio militare che ha eseguito impeccabilmente tutte le opere di urbanizzazione e -addisirttura- di montyaggio deli prefabricati.
Il trasporto dei 60 containers fu curato da Mondial Express srl, la azienda di logistica dei paesi difficili, nostra editrice
FOLGORE: ENCOMIO DEL COMANDANTE
Il passaggio di consegne è stato presieduto dal Comandante della BMIS, il Colonnello dell’Esercito Italiano Lorenzo Guani, che, nel complimentarsi con i paracadutisti della Folgore per “il diuturno e instancabile impegno e l’altissimo livello di professionalità dimostrato”, ha rinnovato la propria piena fiducia verso i Fucilieri dell’Aria.
Si tratta di un incarico importante per i Fucilieri dell’Aria, che da diversi anni ormai si alternano con i Reparti dell’Esercito e della Marina Militare specializzati nella “Protezione delle forze”, ovvero nella protezione della base ove opera il contingente italiano che fornisce il supporto logistico alle operazioni nazionali nel Corno d’Africa e nell’Oceano Indiano.
La base militare Italiana di Supporto in Gibuti conta circa 90 militari delle diverse Forze Armate che compongono il nucleo permanente della missione.