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Pubblicato il 28/08/2015

GIRONE SI E’ AMMALATO DI DENGUE IN INDIA

PARMA- Il fuciliere di Marina Salvatore Girone, è ricoverato in un ospedale di Nuova Delhi perchè affetto da dengue. Ne dà notizia un comunicato dello Stato maggiore della Difesa che precisa che per assisterlo sono stati inviati due medici militari italiani. “Si tratta di due specialisti, uno dell’Esercito appartenente al Policlinico del Celio ed il secondo dell’Aeronautica Militare, che sono già giunti nella capitale indiana e hanno già visto il 2° Capo Girone e hanno incontrato i colleghi indiani che lo stanno seguendo” si legge nella nota. “L’invio di due medici militari rientra nella prassi laddove un militare in servizio all’estero abbia problemi e non sia presente una struttura sanitaria militare nazionale a cui appoggiarsi come accade nei vari teatri operativi” spiega la nota della Difesa.

“Al momento le condizioni del fuciliere di Marina non destano particolari preoccupazioni e la malattia sta seguendo il normale decorso” si legge ancora. “Nella mattinata il generale Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, ha telefonato al militare italiano per verificare le sue condizioni e fargli sentire la vicinanza delle Forze Armate”.


La febbre dengue, più conosciuta semplicemente come dengue, è una malattia infettiva tropicale causata dal virus Dengue. Il virus esiste in quattro sierotipi differenti (DENV-1, DENV-2, DENV-3, DENV-4) e generalmente l’infezione con un tipo garantisce un’immunità a vita per quel tipo, mentre comporta solamente una breve e non duratura immunità nei confronti degli altri. L’ulteriore infezione con un altro sierotipo comporta un aumento del rischio di complicanze gravi.

La malattia è trasmessa da zanzare del genere Aedes, in particolar modo la specie Aedes aegypti. Si presenta con febbre, cefalea, dolore muscolare e articolare, oltre al caratteristico esantema simile a quello del morbillo. In una piccola percentuale dei casi si sviluppa una febbre emorragica pericolosa per la vita, con trombocitopenia, emorragie e perdita di liquidi, che può evolvere in shock circolatorio e morte. Non esistendo una vaccinazione efficace, la prevenzione si ottiene mediante l’eliminazione delle zanzare e del loro habitat, per limitare l’esposizione al rischio di trasmissione

La terapia è di supporto e si basa sull’idratazione in caso di una forma lieve-moderata di malattia e, nei casi più gravi, sulla somministrazione endovenosa di liquidi e sull’emotrasfusione. La prima descrizione della malattia è del 1779 e la sua eziologia è stata dimostrata nei primi anni del XX secolo. L’incidenza della dengue è cresciuta molto rapidamente a partire dagli anni sessanta, con circa 50-100 milioni di persone infettate ogni anno, e risulta endemica in 110 paesi

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