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Pubblicato il 23/06/2016

GLI “ADDETTI ALLA SICUREZZA” IN CHIAVE ANTICRIMINE NELLE AMBASCIATE

 

Il decreto interministeriale del 30 marzo 2016 n°104 contiene  il “regolamento sulla istituzione della nuova figura dell’esperto per la sicurezza”  da inserire nelle  strutture  estere  diplomatiche   dell’Italia..

Con il decreto,  saranno  cinquanta gli esperti con  la qualifica di “addetto” nelle rispettive sedi diplomatiche, inclusi i venti che  hanno  avuto sinora quella  di “esperti antidroga”  ( DCSA). Questi ultimi  “ex”, inglobati ,   rimangono tuttavia    le “antenne” della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in Colombia, Brasile, Venezuela, Messico, Senegal, Afghanistan Marocco, Barcellona, Istanbul, Cina ecc…)

Per tutti, l’impiego, è finalizzato alla cooperazione internazionale “…in materia di prevenzione e repressione della criminalità, del terrorismo e dei traffici illeciti transnazionali fra cui, principalmente, il traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope e la tratta di esseri umani” (art.4 del decreto).

Era stato il Prefetto Pietro Soggiu , trenta anni orsono, quando era  direttore del Servizio Centrale Antidroga, ad immaginarne la figura.

Agli inizi della sua attività  la sua struttura  aveva assunto un ruolo determinante , anche operativo,

SELEZIONE PER CAPACITA’ 
Il  regolamento appena approvato  riconferma  la utilità dell’incarico di esperto per la sicurezza ( riservato ai dirigenti/commissari della Polizia di Stato, agli ufficiali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza) avverrà  dopo una  “individuazione”, da parte delle amministrazioni di appartenenza. Il candidato  ìdovrà avere conoscenza delle lingue straniere, conoscenza nell’uso di apparecchiature informatiche, pregressa esperienza in attività di contrasto alla criminalità organizzata  etc.

 

Dopo un mese di  distacco presso presso le direzioni centrali , il personale sarà  avviato ad un corso di formazione presso la Scuola Interforze di Piazza Priscilla (Roma), dove una commissione valuterà “..l’attitudine allo svolgimento delle funzioni di esperto per la sicurezza nei diversi contesti linguistici, ambientali od operativi”.

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