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Pubblicato il 29/03/2020

GLI EUROPEISTI SENZA EUROPA

Il Dente Avvelenato

Il Presidente Mattarella ha pronunciato il 27 Marzo un messaggio alla Nazione. Niente Facebook. Accidenti! avrà pensato con disappunto Rocco senza tanti fratelli Casalino . Il riassunto del discorso del Capo dello Stato stavolta è semplice: ci ha parlato dell’europa che non c’è. I “convinti europeisti” , frase che in genere viene pronunciata con la faccia da culo a birignao per distinguersi dai “populisti sovranisti quindi fascisti” , sono terrorizzati: i parlamentari a 15mila euro al mese, vitto e alloggio pagato, nelle sontuose e inutili sedi di Bruxelel e Strasburgo, erano vicinissimi a varare importanti leggi a protezione dei transgender, del genitore uno e due, sul diametro delle cozze e sui cloni di parmigiano, sulle agenzie più inutili del mondo e adesso si ritrovano con un pugno di mosche. Dannazione. E ora? Beh! Facile: adesso è il momento di dare addosso all’Europa. E fanno a gara. Siamo inguaiati perché non si può tornare indietro per colpa dei debiti e della debolezza italiana notevolmente aumentata in questi ultimi lustri. Siamo in trappola, perchè uscendo, la lira dividerebbe per tre l’euro. 0,33 centesimi per ogni lira, Immaginate chi ne aveva 10mila di risparmi, che si ritroverebbe sei milioni di lire, più o meno, anzichè 20milioni.
Mancano all’appello anche i tanti tanti miliardi di euro dati all’Europa. Se ci fossero…
Che devo aggiungere? Sentendoli parlare, negli anni mi ero convinto che, in fondo in fondo l’Europa ci servisse e che ero io a non capirla. Poi ci sono state le tante fughe in avanti , la più grave quella francese e inglese in Libia , che ci ha vomitato addosso vagonate di clandestini e l’ultima , quella dell ‘ “importante accordo” che il presidente francese dice di aver fatto con Trump senza averne avuto il mandato, mentre poche ore prima era riunito con i 27 della CEE per “trovare soluzioni comuni”. Conte dà dieci giorni di tempo all’Europa, Macron si fa i cazzi suoi con Trump. Germania e nord , tulipani compresi, quelli che ci hanno fregato la sede legale della Fiat, dicono che non vogliono dividere le garanzie dei bot europei. Loro ci vedono come una specie di Grecia o Cipro dove passare le vacanze. Al massimo bravi sarti o bravi gelatai, da trattare con affetto come si tratta il cingalese che vende frutta nel suo negozietto. “Siamo tutti italiani” dice la serbelloni mazzanti vien dal mare, van der boh! Perchè Lei, a Rimini, si trova bene e le dispiacerebbe non vedere più Giuseppe il bagnino. “Gli dò sempre la mancia”. Per non parlare di quello struzzo travestito da gallina che ha fatto crollare la borsa italiana di 17 punti, prima volta nella sua storia dal dopoguerra.
Mentre chiudo questo pezzo, passano le immagini di gente disperata in Sicilia e Campania che tenta di sfondare la vetrina di una banca ed i sottotitoli con le notizie di saccheggi a supermercati. Un mio amico armiere mi diceva che è aumentata , prima delle chiusure , la vendita di cartucce per pistole e fucili. Uno più uno più uno fa tre.

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