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Pubblicato il 23/06/2018

GLI INCURSORI DEL IX REGGIMENTO RICORDANO GLI ARDITI DEL COL MOSCHIN

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foto e comunicato : cortesia Nono Reggimento Col Moschin

Lancio operativo e cerimonia sul Col Moschin

Sabato pomeriggio 23 giugno 2018, presso il parco “Ragazzi del ’99” a Bassano del Grappa (Vicenza) si è svolta la cerimonia in ricordo di tutti i caduti della Grande Guerra alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Farina Salvatore, dell’Assessore della Regione Veneto Donazzan Elena e delle amministrazioni locali.

Dopo il lancio di sette Incursori, atterrati al centro del parco con il paracadute alare, con al seguito le bandiere dell’Italia, Austria e del 9° Reggimento d’Assalto “Col Moschin”, la cerimonia è continuata con la deposizione delle corone in memoria di tutti i caduti della I^ Guerra Mondiale.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha sottolineato l’importanza di onorare il ricordo di quanti hanno donato la propria vita in tutte le guerre e ha espresso parole di stima verso il personale del 9° Col Moschin per il loro operato dai tempi del 1 conflitto mondiale con i reparti di Assalto degli Arditi agli Incursori di oggi.

La cerimonia si è svolta nel parco “Ragazzi del ’99” per onorare una intera generazione caduta nel primo conflitto mondiale. Al termine, è stata consegnato la “Stella del Grappa” quale riconoscimento per le attività condotte per la sicurezza nazionale ed internazionale al 9° Reggimento d’Assalto “Col Moschin”.

Le celebrazioni hanno avuto inizio la mattina in località Col Moschin (Solagna, Vicenza), dove si è svolta la cerimonia dei fatti d’arme che tra il 15 ed il 16 giugno del 1918 videro protagonisti gli Arditi del IX Reparto d’Assalto nello slancio iniziale per la riconquista dei territori persi dopo la sconfitta di Caporetto e che portarono alla fine della I Guerra Mondiale con la vittoria dell’Italia.< Alle prime luci dell’alba del 16 giugno 2018, gli Arditi, con fulmineo slancio, attaccarono le linee austriache e con solo dieci minuti di combattimenti, ripresero il Col Moschin catturando più di 300 prigionieri, tra cui diciassette Ufficiali.

Alla presenza del Comandante del COMFOPSE (Comando delle Forze Speciali dell’Esercito), dell’Assessore della Regione Veneto Donazzan Elena, il Comandante del 9° Reggimento d’Assalto “Col Moschin”, Colonnello Angelucci Giuliano, ed uno schieramento degli Incursori dell’Esercito, la cerimonia ha avuto inizio con un inquadramento storico culminato con l’accensione delle fumate tricolori sulle cime interessate dagli eventi di quei giorni (Col Fenilon, Col Fagheron, e Monte Asolone).

Successivamente, sette Incursori con l’equipaggiamento operativo hanno effettuato un lancio con la tecnica della caduta libera, riportando sul colle le bandiere delle nazioni che cento anni orsono combatterono in quei luoghi e del 9° Reggimento.
Dopo la deposizione delle corone si è svolta la messa in ricordo di tutti i caduti e sono state consegnate le onorificenze a due Incursori che si sono contraddistinti nelle recenti operazioni internazionali a cui il Reggimento partecipa. Il Colonnello Angelucci nella sua allocuzione ha rimarcato gli elementi di continuità che legano indissolubilmente il 9° Reggimento ai reparti d’assalto della Grande Guerra. Il 9° Reggimento d’Assalto “Col Moschin” dell’Esercito è uno strumento a servizio dell’Italia non solo per i compiti peculiari a cui viene costantemente chiamato ma anche per la sicurezza nazionale ed all’estero (capacità di doppio impiego, ndr). La cerimonia, come ogni anno, si è svolta in una cornice di sentita e sincera fratellanza con le comunità ed amministrazioni locali grazie anche al Comitato Celebrazioni Storiche nel nome del Grappa e della Regione Veneto.

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