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Pubblicato il 01/12/2013

GLI INCURSORI IN CONGEDO RICORDANO I CADUTI DI CIMA VALONA

di Paolo Frediani
foto corrtesia incursore in congedo Damiano Damiani

CERIMONIA COMMEMORATIVA DEIL VILE ATTENTATO A CIMA VALLONA DEL 25 GIUGNO 1967

LAIVES – BZ – 30 novembre 2013. Per la prima volta il Medagliere dell’Associazione Nazionale Incursori Esercito – A.N.I.E. – e il Tricolore U.N.S.I. di Livorno hanno partecipato a Laives, con le Associazioni d’Arma dell’Alto Adige, alla commemorazione dell’eccidio di Cima Vallona avvenuta il 25 giugno 1967. Ogni anno l’anniversario della ricorrenza del sanguinoso attentato si svolge davanti alla Cappella Tamai nella valle del Digon, alla presenza delle S.A. Civili e Militari della Regione e dei parenti delle vittime: Gabriella Piva, sorella dell’alpino Armando, Amatore e Ottavio fratelli del Serg. sab. par. Olivo Dordi, la signora Graziella consorte del Ten.sab.par.Di Lecce e del Serg.Magg.sab.par. Marcello Fagnani, medaglia al valor militare, unico superstite della strage. La cerimonia di sabato a Laives ha rivestito un particolare significato: la presenza dell’appartenenza in un territorio all’epoca ostile alle Forze Armate, un’appertenenza speciale che alberga sovrano tra i volontari, che abbiamo visto spiccare ieri nonostante l’inesorabile passare del tempo. Gli anziani reduci dell’allora Compagnia Speciale: Carabinieri, Finanzieri, Alpini, Agenti di PS, Incursori paracadutisti con la MAVM Marcello Fagnani, giunti dalle più svariate parti d’Italia nonostante il clima rigido, si sono voluti ritrovare cameratescamente dopo quasi cinque lustri, presso la palazzina che li ospitò poco più che ventenni,la Compagnia Speciale, già comandata dal Cap. CC par. MOVM Francesco Gentile, anch’egli vittima nello stesso attentato. Al termine dello sfilamento cittadino, in un breve e commosso silenzio hanno posto una corona al cippo marmoreo posto all’ingresso della palazzina dell’allora Reparto Speciale, una piccola corona posta amorevolmente, con la fede di sempre ad onore dei nominativi dei quattro sfortunati colleghi caduti nel supremo adempimento del dovere.


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