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Pubblicato il 17/02/2015

GLI STATI UNITI INCREMENTANO IL “GRANDE FRATELLO” CIBERNETICO

PARMA-Il New York Time parla di un altro caso di “grande fratello” “cibernetico”: gli Stati Uniti avrebbero ideato un sistema di sorveglianza permanente, capace persino di spiare e sabotare computer e network all’estero, soprattutto in Paesi come Iran, Russia, Cina, Pakistan e Afghanistan – monitorati con attenzione dalle agenzie d’intelligence – grazie a un programma-cavallo-di-troia inserito direttamente nei dischi rigidi di diversi produttori di computer, tra cui Western Digital, Toshiba, Ibm e Samsung.

Un’azione superiore a quella di qualsiasi altro gruppo hacker “in termini di complessità e sofisticatezza”; una minaccia attiva almeno da 14 anni, individuata dall’azienda russa Kaspersky Lab, portata dal gruppo Equation, che non sarebbe altro – l’accusa non è diretta, ma velata – che la National Security Agency (Nsa) statunitense, insieme alla sua controparte militare, lo United States Cyber Command.

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