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Pubblicato il 07/08/2018

GRADO: LA MARINA DEPOSITA SUL FONDO MARINO 300 KG DI ESPLOSIVO PER FARLI BRILLARE. SCOMPARSI

GRADO – GORIZIA- Un siluro della Seconda guerra mondiale era stato portato dagli artificieri di Marina a quattro miglia di distanza da Grado per essere fatto brillare a 12 metri di profondità. Contiene 300 chili di esplosivo in panetti posti . Era stato affondato in un preciso punto distante da Grado dove il fondale è fangoso e liscio. La Marina Militare aveva definito “potenzialmente pericoloso” il materiale. Quando gli artificieri si sono immersi per dare corso alle operazioni di brillamento, non lo hanno più trovato nel luogo che era stato è geolocalizzato.
Quel giorno le condizioni del mare non sono state delle migliori con l’acqua decisamente torbida e a questo è stato imputato il fatto di non aver trovato l’esplosivo.
Ieri c’è stata una più approfondita ricerca in un raggio di 1000 metri dal punto di inabissamento. Sono stati coinvolti sia gli artificieri subacquei dello Sdai (Servizio Difesa anti mezzi insidiosi) di Ancona che mezzi nautici con uno scanner sonar di ultima generazione fornita dai tecnici dell’Ogs (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) di Trieste.

Si pensa ad un pescatore con rete a strascico che abbia inavvertitamente agganciato il bidone spostandolo chissà dove. Ma è il periodo di fermo biologico e quindi questa ipotesi potrebbe essere scartata a meno che fosse un abusivo, quiandi senza alcun interesse a denunciare il ritrovamento.
Più inquietante l’ipotesi del furto. Il grande siluro era lungo 7 metri

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