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Pubblicato il 20/02/2017

GRAZIANO: BISOGNA RINGIOVANIRE LE FORZE ARMATE

PARMA- Il reclutamento dei primi anni duemila è stato accellerato e numericamente importante per risponderea alle chiamate degli organi internazionali, che chiedevano all’Italia una forte presenza all’estero ma ora è necessario un massiccio piano di ringiovanimento. Chi lascerà la forza armata verrà incanalato verso altre organizzazioni . Questo, in sintesi, quello che il capo Stato Maggiore della difesa, generale Claudio Graziano ha dichiarato alla stampa per spiegare il contenuto nel disegno di legge delega, previsto dal Libro Bianco che il Governo ha approvato nei giorni scorsi.

L’obbiettivo è abbassare l’età del personale e diminuirne le spese di gestione.
In Italia paese l’età media dei militari è di 38 anni contro i 25-30 del resto d’Europa e ai 26, ad esempio, degli Stati Uniti.L’82% del personale è a tempo indeterminato ed il disegno legge prevede di portare la soglia al 60 per cento con un 40 per cento che sarà indirizzato negli anni a lavori diversi, per ringiovanire ulterioremente i ranghi dell’Esercito.

Dice Graziano: «Il libro bianco per la difesa della sicurezza internazionale promosso dal ministro Pinotti vuol rendere coerente tutte le trasformazioni e i disegni che ci sono stati negli anni, che qualche volta hanno mancato di spirito di continuità». «Questo – continua – per dare un senso globale alla sicurezza, alla politica di investimento del personale nel lungo periodo e per consentire alle forze armate di raggiungere una stabilità, una sensibilità sufficiente al fine di essere pronto ad affrontare le sfide. E’ avvenuto evidentemente un processo di invecchiamento dovuto anche a reclutamenti accelerati dei primi anni duemila, volti a soddisfare richieste internazionali. Nel rispetto del nostro personale che sta agendo e ha agito in modo magnifico e ha dato orgoglio al paese quello previsto è un processo di ringiovanimento che durerà nel tempo col massimo rispetto appunto del personale in servizio e di quello che ha fatto e nell’interesse degli uomini che devono avere nel tempo la capacità di servire. Quindi per il personale che man mano progredirà in età vi sarà la possibilità del reimpiego in altre istituzioni e organizzazioni per tutelarlo al meglio e perché il sistema di sicurezza delle forze armate che passa nelle forze di polizia, poichè ha dato ottimi risultati, possa essere esteso ad altre amministrazioni dello Stato».

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