ADDESTRAMENTO

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Pubblicato il 28/06/2025

GUERRE: DANNI COLLATERALI E FUOCO AMICO “BLUE ON BLUE” a cura del gen B. Acq.obj. par (ris) RENATO PERROTTI

del Gen B. par. acq obj ( ris) RENATO PERROTTI

DANNI COLLATERALI E BLUE ON BLUE ( SE NE PARLA IN TV ).
Le guerre creano miseria e distruzione. in particolare le varie sorgenti di fuoco, terrestre, navale ed aereo, in nessun caso riescono ad effettuare interventi chirurgici di tipo puntiforme.
Faccio un esempio riferito ad un intervento con una artiglieria di piccolo/medio calibro, l’obice da 105/14 che ha armato/arma l’artiglieria alpina/paracadutisti :una granata da 105/14 sull’obiettivo ha un raggio di proiezione delle schegge di 300 mt e la distanza di sicurezza per truppe amiche viciniori per un intervento di batteria ( 4 – 6 obici ) e’ uguale a 8 epx + Rx , dove epx e’ l errore probabile medio ( circa 25 mt a 8 km di gittata ) ed Rx = come dicevamo 300 mt. 8epx + Rx = 500 mt non facili da materializzare in un contesto dinamico con fumi ed esplosioni.

L’osservatore- quello che dirige il fuoco – deve conoscere Angolo di Osservazione , Durata , Vertice della traiettoria , ( 1/4 X tg fi ) , angolo di caduta , Delta iF.
Questi i parametri per fuoco terrestre , navale ed aereo. per alcuni aspetti. Il tutto senza possibilità di consultare manuali, cercando di non farsi sparare addosso dal nemico che non ama gli Ufficiali osservatori.
Se poi qs aspetti li devi trattare, tempo zero ,all INTERNO delle linee ostili .con il nemico intorno a Te a 360 °, ci vuole personale a cio’ istituzionalmente preposto ed addestrato.
Quanto sinteticamente riportato per un proiettile di 15 kg, ma gli aerei sganciano bombe anche di 500 kg. Meditate gente Se qualcuno non ha capito qualcosa e’ come volevasi dimostrare, ovvero ne’ normale: IL MESTIERE DELLE ARMI OBBLIGA A CAPACITA’ E COMPETENZE SPECIFICHE E RESPONSABILITA ‘. Non ho scritto nulla di riservato. Argomenti trattati in tv e su riviste “specializzate”.

In una relazione finale della Operazione Anaconda . un tenente colOnnello USA ha dichiarato : “Few officers of our Special Forces are universal observers” rilevando la impossibilita’ per alcuni di questi , di saper richiedere il fuoco senza specifico addestramento e certificazioni per determinate sorgenti di fuoco.
Sono un po’ , anzi molto, arrugginito, ma ho rivisto i dati. Figuratevi che combinerebbero quelli che non li hanno mai “digeriti”.
Circa 30 anni fa , si concluse il processo a carico del personale di una batteria da 155/23 dei Marines. In un suo intervento contro unita’ avversarie, trincerate a 600 mt dalle proprie truppe, purtroppo una granata da 155 aveva ucciso e ferito dei marines. I dati di tiro risultavano corretti, l’aggiustamento era stato effettuato, come previsto, col tiro “trascinato”. Era stata rispettata la Distanza di Sicurezza e i previsti 8 Delta I F; cosa era andato storto? Le chiome di alberi alti 30 mt.sovrastanti la unità USA avevano fatto esplodere le spolette di prossimita’. Cosa voglio dire con questo ? Bene avere personale preposto in ogni settore..all’interno e all’esterno di un territorio nemico oppure ostile.
Commento dell’Autore su Linkedin: studiando si scoprirebbe che nella “memoria sull’impiego delle aviotruppe”, per la INCURSIONE sono previsti Nuclei di Osservazione Specializzati (leggasi RAO ). Che strana Italia questa. Se fai davvero quello che le librette recitano,infastidisci.
Come la connotazione Intelligence citata in piu’ sedi ,sempre per l’ antipatico RAO, che fa davvero quello che le librette recitano.

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