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Pubblicato il 05/08/2020

HERAT: INAUGURATO IL CIPPO DI MISSIONE DELLA ARIETE

Herat, – È stato inaugurato nei giorni scorsi presso Camp Arena, sede del contingente italiano al comando del Generale Barduani ed incardinato sulla 132^ Brigata corazzata “Ariete”, il monumento realizzato in ricordo del mandato svolto della grande unità nella missione in Afghanistan.

È tradizione infatti che le Brigate che si avvicendano nell’operazione “Resolute Support” lascino, a conclusione della loro permanenza, una testimonianza del loro operato nell’area monumentale della base, situata nel piazzale che ospita le bandiere dei paesi che compongono il TAAC-WEST.

L’opera, composta da un cingolo di carro Ariete su cui è innestata una lancia da cavaliere, ben rappresenta l’identità e lo spirito della Brigata, unica realtà corazzata dell’Esercito Italiano con due reggimenti carri e un reggimento di cavalleria tra i propri ranghi. Ai piedi del monumento è stato affisso un calco raffigurante il simbolo della Brigata, con scolpito il motto “Ariete combatte”.

Il Comandante del TAAC-WEST e della 132^ Brigata corazzata “Ariete”, Generale di Brigata Enrico Barduani, a premessa dello scoprimento dell’opera davanti al personale schierato, ha voluto rimarcare gli ottimi risultati del lavoro che è stato portato a termine in questi otto mesi di missione, duranti i quali gli uomini e le donne dell’Ariete hanno saputo dimostrare capacità e tempra degne del glorioso passato della grande unità e hanno ben figurato nel difficile contesto internazionale in cui la missione è stata condotta.

Il TAAC-WEST, Comando NATO a guida italiana, in cui operano uomini e donne dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare, della Marina Militare e dell’Arma dei Carabinieri, è responsabile nell’ambito dell’operazione “Resolute Support” della parte occidentale dell’Afghanistan, che comprende le province di Herat, Badghis, Farah e Ghor, per un’estensione territoriale pari all’intero Nord Italia e una popolazione di oltre tre milioni e mezzo di abitanti.

È composto da militari di otto nazioni (Albania, Ungheria, Lituania, Romania, Slovenia, Ucraina, Stati Uniti d’America, oltre all’Italia) che operano con l’obiettivo di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza in favore delle istituzione e delle forze di sicurezza afgane, impegnate nella creazione di adeguate condizioni di sicurezza e prosperità per la popolazione locale.

Il contributo italiano alla missione ha consentito finora alla regione ovest del paese di raggiungere standard di sicurezza e sviluppo fra i più elevati nel paese

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